Presentati, Tobias!
Mi chiamo Tobias Freitas do Nascimento. Sono nato a Baucau il 16 giugno 1999 e provengo da Timor Est, un bellissimo Paese situato nel sud-est asiatico. Sono un chierico salesiano della Visitatoria di Timor Est (TLS).
Che cosa ti ha ispirato nella decisione di diventare missionario?
Non c’è una sola persona. Tuttavia, molti missionari nel mio Paese hanno dedicato tutta la loro vita a servire i più bisognosi. Sebbene il loro esempio non abbia determinato direttamente la mia decisione, ciò che mi ha veramente spinto a scegliere la vita missionaria è stata la profonda vulnerabilità delle persone che hanno realmente bisogno dell’aiuto e della cura degli altri.
Sei felice della destinazione che ti è stata assegnata? Hai timori o preoccupazioni riguardo al nuovo luogo, alla cultura o alle persone?
Sono davvero felice del luogo in cui sono stato mandato dai Salesiani. A volte sorgono delle paure dentro di me, ma credo fermamente che le supererò con il sostegno e l’incoraggiamento dei miei confratelli.
Come hanno reagito familiari, amici e tuoi confratelli quando hai parlato loro della tua vocazione missionaria?
Molte persone hanno reagito con confusione e persino paura, poiché alcuni non riuscivano a capire perché avessi scelto questa strada. Sono profondamente grato a mia madre, a mio padre, ai miei fratelli e a tutti i Salesiani della mia Visitatoria, che mi hanno sempre incoraggiato in questo cammino e mi tengono costantemente nelle loro preghiere durante tutta la mia missione.
Quali sono i tuoi progetti e sogni per la tua vita missionaria?
Fin da quando ero aspirante, ho sempre desiderato vivere in un vero spirito familiare. Ho apprezzato profondamente le mie esperienze nel Post-Noviziato e nell’Aspirantato di Fatumaca, dove ho svolto il ruolo di assistente degli aspiranti. Quelle esperienze mi hanno insegnato l’importanza di coltivare uno spirito familiare, che resta al centro della mia vocazione. Il mio sogno e il mio piano sono di continuare a coltivare lo stesso spirito di famiglia ovunque vada.
Hai in mente qualche modello di grande missionario di cui vorresti seguire lo stile e la vita?
Ci sono molti missionari provenienti da diversi Paesi che prestano servizio nella mia Visitatoria e sono stati dei modelli meravigliosi che mi hanno mostrato il vero spirito di Don Bosco. Molti di loro sono già scomparsi, ma la loro eredità continua a ispirarci, mentre altri ancora oggi continuano ad accompagnarci con gioia.
Come vivi l’esperienza del corso missionario (Corso Germoglio) e la partecipazione a questa 156ª Spedizione Missionaria?
Questa esperienza è stata profondamente arricchente per me, poiché ho avuto l’opportunità di vivere la vita missionaria durante questo corso insieme a candidati provenienti da varie Ispettorie, culture e lingue. Ciò che mi ha toccato e insegnato di più è stato il tempo trascorso al Colle Don Bosco, dove posso vivere sugli stessi luoghi che hanno plasmato l’infanzia e lo spirito di Don Bosco.
Qual è il tuo messaggio ai giovani riguardo alla scelta missionaria e alla vocazione?
Non abbiate paura di donarvi completamente a coloro che hanno più bisogno del nostro aiuto, perché questa missione inizia con Dio. Siamo semplicemente partecipanti alla Sua missione divina e, alla fine, essa si compirà attraverso le Sue mani. Quindi non abbiate paura: Dio si prenderà cura di tutto, anche quando noi non saremo all’altezza.
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