Francia – Yahia Adane: “Il lavoro sociale non è quantificabile”

24 Ottobre 2018

(ANS – Parigi) – Cos’è che dà significato al lavoro sociale nei quartieri? Yahia Adane, Direttore dell’Associazione di Educazione Popolare Charonne-Reunión (AEPCR), nel 20° arrondissement di Parigi, nonché della rete di organismi salesiani “Don Bosco Action Social”, testimonia in un’intervista il suo approccio al lavoro sociale. Un tema sul quale ha riflettuto per un’intera giornata anche con tutti gli educatori della struttura.

Perché dedicare una giornata intera a riflettere con i giovani educatori sul significato della loro azione?

C’è bisogno di prendersi il tempo per riflettere sul significato del legame sociale, del dono di sé, del rapporto con il territorio... L’idea è fare un passo indietro rispetto a ciò che facciamo. È chiaro che il lavoro nel campo sociale non è facilmente quantificabile. Questa è la difficoltà... e anche l’interesse! È più facile contare ciò che hai messo nel piatto a fine giornata. Nel settore sociale, questo non è possibile. La trasformazione viene costruita passo dopo passo, nel ripetersi dei gesti quotidiani. La nostra utilità è visibile solo a lungo termine. E questo è anche l’interesse ... perché ci costringe a mettere continuamente in discussione le nostre abitudini.

Questi momenti di riflessione con i giovani animatori di AEPCR permettono anche di valutare il loro lavoro. Che siano tirocinanti o volontari, hanno bisogno di sentire che stanno apportano un valore sociale, che sono utili e che contribuiscono al lavoro collettivo.

Alcuni giovani rinascono grazie all’animazione. Questa è la direzione che stanno prendendo oggi le attività di servizio civile. Cosa ne pensa?

In molti casi i giovani, collaborando ad iniziative locali o con l’organismo di Protezione Giudiziaria Giovanile, veramente riescono a ripartire. C’è anche l’idea che quando fai animazione ti senti utile e riconosciuto dagli altri. Nel percorso giovanile, alcune persone usano l’animazione come fattore per ristabilire la fiducia. Molti giovani in effetti la vivono come un rito di passaggio.

In che modo il carisma di Don Bosco ispira l’azione dell’AEPCR ?

Quello che noi facciamo a Place de la Reunion, nel 20° arrondissement, ogni mercoledì ormai da quattro anni, è molto vicino a ciò che Don Bosco stesso faceva. Si tratta di andare da quelli che non vengono da noi. Grazie a queste animazione di strada, i bambini ritornano al centro ricreativo, alla frequenza scolastica; anche dei volontari si sono iscritti all’associazione, il che arricchisce il nostro lavoro. Il loro obiettivo è creare collegamenti e portare un po’ di luce su un territorio.

L’Associazione di Educazione Popolare Charonne-Reunión (AEPCR) fondata nel 1996, comprende un centro ricreativo e un club sportivo molto apprezzati all’interno del 20° arrondissement parigino. Essa è animata da 6 dipendenti, 70 volontari e 120 tirocinanti (studenti delle scuole superiori). L’associazione fa parte della nuova rete “Don Bosco Action Social”, un’organizzazione che comprende altre 16 istituzioni salesiane.

Fonte : Don Bosco Aujourd’hui

InfoANS

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