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Mongolia – Salesiani: eredi di Don Bosco, attivi nell’editoria e nella comunicazione

10 Febbraio 2020

(ANS – Darkhan) – Don Simon Lee, missionario salesiano originario della Corea del Sud, da 18 anni opera in Mongolia e da oltre 12 è di stanza a Darkhan, nell’area centro-settentrionale del Paese. Sull’esempio di Don Bosco e della sua passione per la diffusione della buona stampa, don Lee sta dando grande impulso alle attività di comunicazione dell’editrice “Don Bosco Media”, consapevole dell’importanza di questo servizio, soprattutto in un contesto dove la presenza cristiana è ridottissima (poco più del 2,2% della popolazione).

Quanti libri in lingua mongola avete pubblicato finora?

In totale “Don Bosco Media” ha realizzato 141 prodotti editoriali, tra cui anche due film su Don Bosco e 8 cortometraggi animati a tema biblico, sottotitolati in mongolo. Attualmente stiamo lavorando alla rappresentazione dell’Antico Testamento in mongolo sul nostro canale YouTube, un progetto che prevede 15 filmati; altri lavori in corso sono sulla crisi climatica e due corti per lo sviluppo umano.

In cosa consiste principalmente la vostra produzione?

Contiamo 45 libri a tema catechetico, 90 titoli per l’educazione generale che vengono distribuiti gratuitamente nelle scuole rurali e altri 6 titoli sul Sistema Preventivo di Don Bosco in Mongolia, ad uso della Famiglia Salesiana.

In che percentuale i vostri libri sono traduzioni?  

In verità tutte le nostre pubblicazioni sono traduzioni: dal coreano (95%), dall’inglese (3%) e dall’italiano (2%). Certamente, in futuro sogniamo una produzione propriamente mongola.

In che misura sono coinvolti i laici?

Abbiamo un traduttore dal coreano al mongolo che lavora a tempo pieno e altri tre collaboratori che si occupano di traduzioni dall’inglese (per prodotti come la Strenna o i Messaggi del Rettore Maggiore) e di progettazione grafica su PC e di editing digitale dei video (per YouTube).

Qual è stata la più bella soddisfazione nel servizio della comunicazione?

Sono molto contento di aver lanciato il Movimento dei Copiatori della Bibbia all’interno della Chiesa cattolica mongola e la traduzione dei libri deutero-canonici (Maccabei, Giuditta, Tobi, Sapienza, Daniele, Baruc). Così come sono orgoglioso del nostro costante impegno per la distribuzione gratuita delle nostre pubblicazioni nelle scuole dei villaggi poveri (riviste per adolescenti e libri di testo di Scienze per bambini).

E qual è la maggiore sfida?

Nel nostro contesto, di una cultura nomade, la “cultura della documentazione o della conservazione” non è ancora sviluppata e i libri non vengono letti molto spesso. Ma sta avvenendo un grande salto dalla cultura nomade verso la cultura informatico-digitale. Abbiamo anche delle sfide economiche, dato che ancora non siamo in grado di ottenere lo status ufficiale di casa editrice. La nostra attività di traduzione e pubblicazione è in un certo senso “casalinga”, nel nostro contesto social-religioso mongolo. E dati i costi dell’importazione dall’estero del materiale per la stampa, il prezzo dei libri è piuttosto alto e la maggior parte dei nostri libri è distribuita liberamente tra la comunità cattolica, con solo qualche piccolo contributo di ritorno.

Fonte: AustraLasia

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