Stati Uniti – Le riflessioni di un Salesiano Coadiutore sul CG28: “Una forte motivazione ad essere più salesiani!”
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20 Aprile 2020

(ANS – San Francisco) – Il sig. Alphonse Vu, vietnamita di origine, è membro del Consiglio ispettoriale e Delegato per la Pastorale Giovanile dell’Ispettoria degli Stati Uniti Ovest (SUO), e ha partecipato come Delegato eletto al Capitolo Generale 28° della Congregazione (CG28). Ecco come racconta quell’esperienza, anche alla luce dei 14 giorni di intima e profonda riflessione che ha vissuto in solitudine, per motivi di sicurezza, una volta che da Torino, sede del CG28, è tornato nella sua Ispettoria.

Sono passate poche settimane da quando sono tornato dal Capitolo Generale e ora ho concluso i miei giorni di quarantena. Quelle giornate di isolamento, trascorse nella quiete, mi hanno permesso di prendermi del tempo per ‘disfare le valigie’ della mia esperienza capitolare e di riflettere. Mi è sembrato così surreale che solo poche settimane fa fossi nel cuore del nostro carisma salesiano, e che per un mese sia stato immerso in conversazioni che portavano avanti la Congregazione salesiana. Tante cose sono cambiate nel corso di poche settimane - non solo al Capitolo, ma in tutto il mondo.

Stiamo vivendo dei tempi imprevedibili. Nel giro di pochi giorni le nostre scuole si sono dovute adattare ad un modo tutto nuovo di educare. I programmi di Pastorale Giovanile hanno dovuto trovare il modo di servire i giovani su nuove piattaforme. Le notizie quotidiane di ciò che accade in tutto il mondo hanno reso questa incertezza una triste realtà. Come Chiesa ci siamo confrontati con il modo di rimanere ancora il Corpo di Cristo nonostante non fossimo in grado di riunirci fisicamente per il culto. Questo cambiamento è reale e ha avuto un impatto su ogni aspetto della nostra vita.

Eppure, in questi tempi di cambiamento, una cosa è certa: la presenza e l’azione di Dio. Questo concetto è stato molto evidente nelle nostre conversazioni al Capitolo. Mentre ci sforzavamo di articolare come far avanzare la Congregazione e rispondere alla domanda: ‘Quale salesiano per i giovani di oggi?”, è stato chiaro che stavamo compiendo un viaggio. Questo processo di approfondimento della nostra identità e missione salesiana è stato la nostra tabella di marcia negli ultimi 40 anni, se non di più. Il filo conduttore di questo cammino è il modo in cui Dio è stato attivo all’interno e attraverso molti ‘salesiani’, sia religiosi professi, sia laici collaboratori della nostra missione. Ancora più importante è come Dio si sia rivelato nella vita dei nostri giovani.

Anche se non ci sarà un documento ufficiale del Capitolo Generale 28 come nei passati Capitoli Generali, ci sono una raccolta di messaggi, conversazioni e riflessioni da ogni angolo del mondo, incluso quello del Rettor Maggiore e del nostro Santo Padre, Papa Francesco. Sono certo che un giorno, in futuro, un compendio di tutti questi scritti sarà pubblicato e reso pubblico, ma nel frattempo, quello che esce dal CG28, almeno per me, è un desiderio più grande di vivere senza scuse, pieno di speranza e di passione per Gesù Cristo. Insieme ai miei fratelli salesiani, insieme ai tanti laici che condividono la nostra missione salesiana, e “accettando di essere immersi in un momento di cambiamento, con tutta l'incertezza che ne deriva”, come ha ben detto Papa Francesco, diventiamo per i giovani ciò che siamo sempre stati chiamati ad essere: segni e portatori dell’amore di Dio, e riconosciamo anche che Dio ci aspetta nella vita dei nostri giovani.

Le prossime settimane e forse i prossimi mesi ci sfideranno senza dubbio e dovremo discernere i modi migliori per accompagnarci l'un l'altro, ma siamo incoraggiati ad assumere con maggiore zelo “l’opzione Valdocco” che Papa Francesco ha proposto al CG28. Facciamo una scelta più grande e profonda PER ESSERE PIÙ SALESIANI, essendo esempi di ciò che significa essere una comunità eucaristica radicata nell'amore e nella misericordia di Cristo, per non perdere di vista la nostra missione: tenere i giovani al centro di tutto ciò che facciamo, incarnare uno spirito di famiglia che porta all'incontro con Cristo, e impegnarsi ad educare ed evangelizzare il mondo affinché la misericordia e la speranza trasformino ogni tipo di povertà, ingiustizia, malattia, e persino virus.

Affidiamo a Maria Ausiliatrice le necessità dei nostri giovani e del mondo. Preghiamo affinché l'esperienza del CG28 penetri nei nostri cuori e ci ispiri a diventare salesiani più autentici e credibili in questo mondo in continuo cambiamento.

Fonte: InTouch

InfoANS

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