RMG – Pastorale Vocazionale: liberare i sogni che Dio ha messo nel cuore dei giovani
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23 Aprile 2021

(ANS – Roma) – Domenica prossima, 25 aprile, si celebrerà la Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni. Attraverso il Settore per la Pastorale Giovanile, i Salesiani di Don Bosco aderiscono a questa giornata. Nell’azione pastorale della Chiesa ci sono due modi di trattare il tema della Pastorale Giovanile e della Pastorale Vocazionale: uno che separa nominalmente la “Pastorale Giovanile” dalla “Pastorale Vocazionale”, e l’altro che le integra nella stessa espressione “Pastorale Giovanile-Vocazionale”. La prima modalità assicura un contenuto differenziato per la Pastorale Vocazionale, ma il suo rischio sarebbe quello di non averla sufficientemente coordinata con la Pastorale Giovanile. La seconda modalità, viceversa, sembrerebbe assicurare un’integrazione tra le due, ma il suo rischio potrebbe essere la dissoluzione pratica dei contenuti specificamente vocazionali.

La cultura vocazionale che noi salesiani proponiamo deve superare un doppio rischio: che sia così selettiva da cercare solo le vocazioni di speciale consacrazione, dimenticando le altre forme di vita cristiana; o che sia così generale da non apportare, in pratica, nulla di nuovo a quanto già viene lavorato nell’ambito di una pastorale di iniziazione cristiana di base, e che così non collabori al compito indispensabile di risvegliare le diverse forme di vita cristiana e, tra queste, le necessarie vocazioni consacrate.

In verità, alla Pastorale Giovanile compete l’annuncio, l’iniziazione cristiana, che poi a volte è una vera “reiniziazione”, insieme allo svolgimento di questa stessa vita cristiana durante la sua crescita. All’interno di questa Pastorale Giovanile i contenuti di quella che si chiama “cultura vocazionale” devono essere fortemente presenti, nelle sue componenti fondamentali: gratuità, ricerca di significato, apertura alla trascendenza, generosità... Gli spazi in cui si gioca la verità della nostra vita.

Alla Pastorale Vocazionale (che possiamo chiamare anche “animazione vocazionale”) spetterebbe il compito di sviluppare gli ingredienti specifici della cultura vocazionale, cioè: le tre chiamate che riceviamo - alla vita, alla sequela e alla testimonianza; le forme di vita cristiana, cioè la vita secolare e la vita di speciale consacrazione; il discernimento come mezzo per compiere una scelta di vita attraverso la preghiera, l’informazione, la riflessione, la decisione, esperienze forti di interiorità e di apostolato e l’accompagnamento spirituale; quegli aspetti importanti del nostro stesso carisma salesiano. In questo senso non può mancare la proposta vocazionale, cioè l’invito a cercare la volontà di Dio per la propria vita.

In sintesi, la Pastorale Vocazionale è un “asse trasversale” della Pastorale Giovanile che libera i sogni che Dio ha messo nel cuore dei giovani; che ama i giovani e perciò li chiama; che mette le mani sui giovani e li benedice con affetto, come Gesù. Ma allo stesso tempo, è un “compito specifico”, con mezzi e mediazioni proprie.

Don Miguel Angel Garcia Morcuende,

Consigliere Generale per la Pastorale Giovanile

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