Argentina – L’opera di Rodeo del Medio: un centro d’eccellenza enologica e di educazione salesiana
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27 Ottobre 2021

(ANS – Rodeo del Medio) – L’opera salesiana di Rodeo del Medio gioca un ruolo importante nella storia della vitivinicola nazionale argentina, e non solo. A 120 anni dalla produzione della prima bottiglia di vino da Messa, questo centro salesiano, che oggi dipende accademicamente dall’Università Cattolica di Cuyo, continua a fare le due cose che gli riescono meglio: educare i giovani, tra cui molte autorità del mondo dell’enologia, e produrre ottimi vini.

I salesiani arrivarono a Rodeo del Medio nel 1898, a 13 anni dal loro arrivo a Buenos Aires. Già nel 1899, mons. Giovanni Cagliero, Responsabile del primo gruppo di salesiani giunti in Argentina, benedisse la prima pietra della scuola e la prima cappella. E poco dopo don Luigi Botta, la prima vocazione nata in terra argentina, venne incaricato di accompagnare l’opera di Rodeo del Medio dall’Istituto di Mendoza.

I superiori, in seguito, nominarono il personale permanente, tra cui don Paolo Robotti e il coadiutore Ernesto Frigerio. Nel 1901, nella scuola “Don Bosco” iniziarono le lezioni di viticoltura ed enologia ed iniziò ad essere costruita anche la cantina sperimentale, sulla base della cantina preesistente, che era stata donata. Il 17 aprile di quello stesso anno, poi, resta segnato come data storica, perché venne filtrato il primo vino da Messa.

Ma non solo: sempre nel 1901 iniziò la costruzione del Santuario dedicato a Maria Ausiliatrice, opera del celebre architetto salesiano don Ernesto Vespignani, che verrà poi aperto nel 1909, nel 1916 diverrà parrocchia e nel 1998 venne riconosciuto come patrimonio culturale, architettonico, storico e religioso del dipartimento di Maipú, Mendoza.

Nel 1905 venne creato, in una stanza di 4 metri per 8, il primo laboratorio, con un tavolo di legno, acqua corrente e un’illuminazione con lampade a paraffina. A partire dagli anni ‘30, la scuola ampliò l’insegnamento all’olivicoltura, e nel corso degli anni tutta l’opera salesiana crebbe: in termini di edifici, nel numero di studenti, e anche nel rinnovamento dei piani di studio e nel prestigio.

Un’altra pietra miliare venne posta nel 1965 con la creazione della prima Facoltà di Enologia dell’America Latina, inaugurata alla presenza dell’allora Presidente della Repubblica, Arturo Illia, e di cui fu principale promotore don Francisco Oreglia, uno dei maggiori referenti della viticoltura argentina di tutti i tempi.

Nel 1968 venne inaugurata la Torre Vinaria, pensata per rispondere ad una fase di espansione dell’industria enologica, con grandi volumi di crescita e aumento del consumo pro capite.

Ancora, consapevole delle esigenze della società in materia di educazione, l’opera ha ampliato i suoi livelli e il grado di professionalizzazione con la creazione, nel 1983, del Livello Terziario, che permette agli studenti di laurearsi con una formazione teorica e pratica per entrare da protagonisti nel mercato del lavoro.

E un nuovo e moderno impianto di vinificazione è stato inaugurato nel 2007, aggiornando tutto il complesso della Scuola-Cantina alle nuove tecnologie; e – cosa più importante di tutte – tutto questo capitale culturale produttivo è messo al servizio della formazione degli allievi.

Numerosi enologi si sono diplomati presso questo centro e ora lavorano in molte parti del Paese e del mondo. E tanti di più sono i giovani che nelle sue ricche terre coltivate, hanno appreso il valore del lavoro e il rispetto della natura.

Fonte: Diario de Cuyo

InfoANS

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