Papua Nuova Guinea – “Realizzare il sogno di Don Bosco per l’Oceania”. La Visitatoria PGS si espande alle Vanuatu
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28 Aprile 2023

(ANS - Port Moresby) – I primi salesiani giunsero in Papua Nuova Guinea il 14 giugno 1980. La presenza di don Valeriano Barbero, don Rolando Fernandez e del sig. Jozef Kramar, SDB, ad Araimiri, nella Provincia del Golfo, 43 anni fa, segnò l’inizio della Missione Salesiana in questa parte del mondo. Nel 1994, questa presenza divenne la Delegazione Ispettoriale di Papua Nuova Guinea (PNG) sotto la guida dell’Ispettoria dei salesiani delle Filippine Nord (FIN).

Per le Isole Salomone (IS), la responsabilità venne affidata all’Ispettoria del Giappone (GIA). E il 27 ottobre 1995, don Pedro Balcazar e il salesiano coadiutore Francis Tanaka misero piede nel Paese. Furono i primi salesiani ad essere inviati lì. Successivamente si unirono don Peter Nishizawa, don Ambrose Pereira e don Luciano Capelli, ora vescovo di Gizo. Il loro primo incarico fu la parrocchia di Cristo Re a Tetere.

Il 1° aprile 2005 venne istituita la Delegazione Ispettoriale di PNG-IS e dopo 10 anni, il 23 dicembre 2015, il Rettor Maggiore Don Ángel Fernández Artime stabilì che le presenze salesiane nelle due nazioni diventassero la Visitatoria “Beato Filippo Rinaldi” di Papua Nuova Guinea e Isole Salomone (PGS). Don Pedro Baquero, oggi vescovo di Kerema, fu nominato primo Superiore.

Negli anni, la Visitatoria PGS è cresciuta in termini di opere e di salesiani, provenienti da PNG, IS e da altri 14 Paesi; di Salesiani Cooperatori, di volontari, di membri della Famiglia Salesiana e di innumerevoli giovani che hanno trovato sostegno nella missione di Don Bosco. Oggi innumerevoli uomini e donne si definiscono “bosconiani”, molti dei quali sono membri attivi dell’Associazione Exallievi di Don Bosco, e contribuiscono alla costruzione della nazione e all’economia dei due Paesi, con le competenze, le conoscenze e la guida che hanno ricevuto dal sistema educativo di Don Bosco.

San Giovanni Bosco, santo sognatore, nel 1885 raccontò il suo sogno missionario sull’Oceania. Disse di aver visto “un aggregato di tante isole, i cui abitanti erano di carattere e di figura diversa. Una moltitudine di fanciulli che colà abitavano […] tendevano però le mani stese, dicendo: ‘Venite in nostro aiuto! […] A qualche distanza si vedevano aggregati di isole innumerabili; ma io non ne potei discernere le particolarità. Mi pare che tutto questo insieme indicasse che la divina Provvidenza offriva una porzione del campo evangelico ai Salesiani, ma in tempo futuro” (Cfr. Memorie Biografiche XVII, 643-645). Oggi, l’opera dei Salesiani in Melanesia continua a prosperare, realizzando lentamente ma gradualmente quel sogno.

Così, i colloqui per una nuova presenza salesiana in un Paese vicino sono iniziati nel 2015, quando Mons. John Bosco Baremes, SM, Vescovo di Port Vila, capitale delle Isole Vanuatu, visitò PNG ed invitò l’allora don Baquero a contraccambiare una visita. Quando Mons. Baremes tornò nel 2017 in PNG per l’incontro dei Vescovi dell’Oceania, chiese formalmente al nuovo Superiore, don Alfred Maravilla, di prendere in considerazione la possibilità di portare il carisma di Don Bosco nel suo Paese.

Nel 2018 don Maravilla e don Srimal Silva furono i i primi salesiani a mettere piede alle Vanuatu. Durante questa prima visita esplorativa, dal 7 al 10 agosto, incontrarono nuovamente Mons. Baremes e l’on. Jean-Pierre Nirua, Ministro dell’Educazione e Jean Marie Virelala, Direttore dell’Educazione Terziaria e Superiore, che si impegnarono entrambi a sostenere pienamente l’opera di Don Bosco.

Nel dicembre dello stesso anno don Maravilla condivise i dettagli della loro visita esplorativa con il Rettor Maggiore a Roma. Anche Don Á.F. Artime fu entusiasta di questa prospettiva e invitò don Maravilla ad esaminare ulteriormente le possibilità e a tenerlo aggiornato sulle prospettive future. “Chissà – disse il Rettor Maggiore – potremmo essere degli strumenti per realizzare il sogno di Don Bosco in Oceania!”.

Nei giorni del 12-15 maggio 2019 don Václav Klement, all’epoca Consigliere per la Regione Asia Est-Oceania, tornò con don Maravilla per una seconda visita esplorativa, che coincise con il Sinodo diocesano che era in corso. I membri del Sinodo diocesano manifestarono esplicitamente ai due Figli di Don Bosco che i giovani di Vanuatu avevano un disperato bisogno di una nuova fiamma che bruciasse e indicasse loro la strada. Davanti ai membri del Sinodo, don Maravilla consegnò a Mons. Baremes una piccola statua di Maria Ausiliatrice, affermando che: “Non possiamo venire subito, ma Maria Ausiliatrice ci precederà!”.

Mons. Baremes scrisse poi una lettera ufficiale il 27 novembre 2019, invitando il Rettor Maggiore “a portare il carisma di Don Bosco alle Isole Vanuatu”. E nel marzo 2020 don Maravilla venne eletto Consigliere Generale per le Missioni. “Sembrava che il Signore stesse lavorando anche dietro le quinte per permettere l’inizio di questa sua nuova opera, a partire dalla nuova nomina!” commenta oggi Isabella Saleu, Exallieva di Don Bosco in PNG.

L’invito di Mons. Baremes è stato infine accettato dal Rettor Maggiore e dal Consiglio Generale il 24 gennaio 2022, festa di San Francesco di Sales. Egli ha incaricato don Maravilla, in qualità di Consigliere Generale per le Missioni, di collaborare con don Gregorio Bicomong Jr, attuale Superiore della PGS, a provvedere all’avvio dei preparativi iniziali per questa nuova missione.

Durante la terza visita alle Vanuatu, compiuta da don Bicomong Jr e don Maravilla dal 22 al 27 febbraio 2023, il 25 febbraio è stato firmato un Memorandum d’Intesa che prevede l’arrivo dei primi salesiani verso la fine del 2025.

“Siamo grati ai salesiani di PGS che si sono impegnati per tutta la vita a servire i giovani di PNG, IS e ora delle Vanuatu. In questo modo, stanno realizzando il sogno di Don Bosco per l’Oceania – continua Isabella –. Quando nel 2025 verrà aperta la prima presenza salesiana a Vanuatu, possiamo essere certi che tanti giovani come noi, amati e creati a immagine di Dio, avranno la possibilità di sperimentare l’amore di Gesù e di Maria nello stile di Don Bosco”.

“Ora non solo abbiamo fratelli e sorelle in Papua Nuova Guinea e nelle Isole Salomone, ma possiamo dire che avremo anche una famiglia a Vanuatu! Viva Don Bosco!”, conclude.

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