Stati Uniti – Nella Giornata Mondiale dell’Ambiente, le iniziative delle opere salesiane per la conservazione e la tutela del Creato
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05 Giugno 2023

(ANS – New Rochelle) – “Ogni anno vengono prodotti più di 400 milioni di tonnellate di plastica, la metà delle quali è progettata per essere utilizzata una sola volta. Di queste, meno del 10% viene riciclato. Si stima che 19-23 milioni di tonnellate finiscano in laghi, fiumi e mari. Oggi la plastica intasa le discariche, si riversa negli oceani e viene bruciata generando fumi tossici, diventando una delle minacce più gravi per il pianeta”. Così è riportato sul sito informativo per la Giornata Mondiale dell’Ambiente 2023, che si celebra il 5 giugno, sul tema #BeatPlasticPollution (Sconfiggere l’inquinamento da plastica).

“I salesiani di tutto il mondo hanno lanciato diverse iniziative per aiutare a proteggere l’ambiente – ha dichiarato don Timothy Ploch, Direttore ad interim di Salesian Missions, la Procura Missionaria salesiana con sede a New Rochelle, negli Stati Uniti –. Questo lavoro è stato guidato dalla Laudato Si’ di Papa Francesco del 2020, che ha sottolineato l’importanza dell’educazione e della formazione per aiutare i giovani a promuovere la responsabilità ambientale. Dalle giornate di pulizia alla piantumazione di alberi, fino all’utilizzo dell’energia solare per gli edifici, i Salesiani e i giovani che essi servono stanno lavorando per garantire che il pianeta divenga un posto migliore e più pulito”.

Ad esempio, la “Don Bosco Boys Home” di Sunyani, in Ghana, fornisce sostegno sociale ed educazione ai ragazzi affidati ai missionari salesiani. Qui il Volontario Internazionale per lo Sviluppo (VIS) ha lanciato un programma di educazione ambientale e di formazione all’agricoltura biologica. I giovani sono stati avviati a realizzare un orto biologico, che completa e migliora le opportunità di sviluppo offerta dalla locale azienda agricola e di allevamento. In questo modo i giovani hanno possibilità di fare pratica con le tecniche di agricoltura sostenibile, e migliorano la sostenibilità economica dell’opera

 E non solo: il programma prevede anche iniziative più ampie di sensibilizzazione ambientale e di avvicinamento alle bellezze del Creato: nell’ambito di questa iniziativa, il VIS ha portato 52 ragazzi al “santuario delle scimmie” di Boabeng Fiema e al monastero benedettino di Kristo Buase, dove le guide locali hanno facilitato l’esplorazione della foresta pluviale e delle enormi formazioni rocciose.

Invece in India, Jadav “Molai” Payeng, attivista ambientale noto come “l’Uomo delle Foreste”, si è unito a 3.000 scout e guide delle realtà salesiane il 1° gennaio di quest’anno, per piantare insieme a migliaia di giovani degli ambienti salesiani circa 3.500 alberelli e piantine nel campus di Tapesia dell’Università “Assam Don Bosco”, presso Guwahati.

L’evento di piantumazione degli alberi ha fatto parte del 14° “Boscoree Nazionale”, un raduno quadriennale di scout e guide delle istituzioni salesiane di tutta l’India. L’evento è stato incentrato sul tema “Salviamo il nostro pianeta” e ha offerto l’occasione ai giovani di imparare a creare un ambiente verde e pulito e a diffondere messaggi ambientali.

Anche la comunità salesiana del Post-noviziato “Sacro Cuore di Gesù” a Sunter, in Indonesia, ha intrapreso iniziative ecologiche. I salesiani raccolgono bottiglie di bevande usate per riciclarle, evitando così che finiscano nell’oceano. Inoltre, il denaro ricavato dal riciclo si trasforma in fondi sociali per la comunità.

Dopo aver sviluppato un accordo con Angga Rizyan, coordinatore della “Plastic Bank Indonesia”, un’organizzazione privata che raccoglie e ricicla la plastica, i salesiani e gli abitanti della comunità vicina si sono impegnati a raccogliere regolarmente le bottiglie di plastica. E vista la grande partecipazione e i risultati conseguiti, presso il centro salesiano è stata costruita anche una struttura di stoccaggio. Due Figli di Don Bosco, inoltre, sono stati incaricati di pre-lavorare le bottiglie nel deposito: rimuovono i tappi, separano le etichette e appiattiscono le bottiglie in modo che entrino nei sacchi. E se ci sono molte bottiglie, è tutta la comunità ad adoperarsi insieme.

Nelle Filippine, infine, don Antonio Molavin, parroco dell’opera “Sant’Ildefonso” a Makati, ha lanciato nel 2021 delle iniziative per aiutare la popolazione della parrocchia a concentrarsi sulla rimozione della plastica. Collaborando con la “Plastic Bank”, i parrocchiani partecipano a progetti di pulizia e riciclaggio della plastica trovata, e anche i giovani sono stati educati all’arte del riciclo.

La parrocchia di Sant’Ildefonso è stata scelta dalla Pastorale Ecologica dell’Arcidiocesi di Manila per essere la prima parrocchia nelle Filippine a collaborare con Plastic Bank. Don Molavin ha spiegato: “Se prendiamo sul serio il problema dell’inquinamento da plastica e cerchiamo di offrire una soluzione efficace, avremo risolto un grande problema ecologico”.

Fonte: Salesian Missions

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