Repubblica del Congo – Tre opere salesiane, tre oasi di educazione e speranza
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09 Luglio 2019

(ANS – Brazzaville) – La Repubblica del Congo era, fino all’indipendenza del 1960, l’antica colonia del Congo francese. Oggi è un piccolo Paese dell’Africa centrale, con circa 6 milioni di abitanti, stanziati soprattutto lungo il fiume Congo e sulla sponda dell’Oceano Atlantico. È un Paese, come il suo vicino quasi omonimo – la Repubblica Democratica del Congo – con moltissimi giovani e moltissima povertà. Pertanto, è un Paese in cui non possono mancare i Figli spirituali di Don Bosco.

Nella Repubblica del Congo i salesiani sono presenti sin dall’indipendenza del Paese e oggi contano tre opere. La prima opera venne stabilita a Pointe Noire, la capitale commerciale della Nazione, e venne eretta canonicamente nel 1964. In questa grande città, dotata di un vasto porto sull’oceano e ricca di risorse petrolifere, la presenza giovanile è numerosa. Per questo i Salesiani hanno strutturato l’opera, dedicata a san Pietro, in maniera tale che possa soddisfare un gran numero di esigenze: ospita la parrocchia, un oratorio-centro giovanile, un Centro di Formazione Professionale, la scuola primaria e secondaria, un convitto, una casa d’accoglienza per i giovani in difficoltà e attività di pastorale nelle carceri.

Le altre due opere salesiane nel Paese sorgono invece nella capitale politica, Brazzaville, e sono intitolate a Don Bosco e a un santo molto popolare in Africa, san Carlo Lwanga, martire ugandese. Per inciso, si può osservare come sia curioso che questa capitale africana, Brazzaville, prenda il nome da un piccolo paese del Friuli Venezia Giulia. Questo perché nella seconda metà dell’Ottocento il fondatore, un nobile italiano, naturalizzato francese, Pietro Savorgnan – esperto navigatore ed esploratore, la cui famiglia era di Brazza’, in provincia di Udine – decise di chiamare con il nome del luogo natío questo insediamento sulla sponda del fiume Congo.

Nell’opera dedicata a Don Bosco, eretta canonicamente nel 1992, i salesiani animano un altro Centro di Formazione Professionale, frequentato da 700 allievi che, grazie a corsi biennali e triennali, si qualificano nei settori: elettrico, meccanica automobilistica, saldatura e tornitura, falegnameria e climatizzazione. Presso quest’opera lavora anche don Marc Abumba Kizeji, di 35 anni, che ha conosciuto i salesiani a Lubumbashi frequentando la scuola di specializzazione in meccanica e quindi, dopo essere stato ordinato sacerdote, è stato incaricato del coordinamento dei settori professionali dei centri di formazione presenti in tutto il Congo. Come i suoi confratelli, anche lui è accogliente e molto concreto, innamorato del suo servizio pastorale che svolge con passione e dedizione verso tutti i ragazzi e le ragazze che frequentando il cento professionale hanno l'opportunità di inserirsi nel mondo del lavoro con dignità.

In quella dedicata a san Carlo Lwanga, eretta nel 1975, vi sono una parrocchia e accanto ad essa una scuola primaria e secondaria, frequentata da 900 bambini, ragazzi e giovani. Purtroppo in questa scuola non ci sono più aule per accogliere tutti i ragazzi che desiderano frequentarla, e anzi, già fa corsi doppi, al mattino e al pomeriggio, per servire quanti più minori possibile.

Tuttavia, nel futuro, i Salesiani sperano di poter ampliare ancora le aule e l’offerta formativa, confidando nella Provvidenza e nella solidarietà internazionale.

Per ulteriori informazioni, visitare il sito: www.missionidonbosco.org 

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