Myanmar – L’amore di Dio per i popoli e le nazioni dell’Asia
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20 Agosto 2019

(ANS – Yangon) – In occasione della festa dell’Assunzione di Maria, il Cardinale Charles Bo, SDB, ha pubblicato una sua personale quanto appassionata riflessione su “L’amore di Dio per i popoli e le nazioni dell’Asia”.

Nella prima parte, l’arcivescovo di Yangon e Presidente della Federazione delle Conferenze Episcopali dell’Asia (FABC), esprime “le profonde preoccupazioni della Chiesa per le sfide che il popolo del Myanmar deve affrontare oggi... I continui conflitti, i continui abusi e la diffusione dell’odio religioso e razziale”. Per questo ricorda il Documento sulla Fratellanza Umana per la pace mondiale e la convivenza comune, firmato da Papa Francesco e dall’Imam di Al-Azhar: “La libertà è un diritto di ogni persona: ciascuno gode della libertà di credo, di pensiero, di espressione e di azione. Il pluralismo e le diversità di religione, di colore, di sesso, di razza e di lingua sono una sapiente volontà divina”.

Nella seconda parte, il cardinal Bo riflette sulla tipica esperienza asiatica di unità nella diversità. “Cresciuto nella Chiesa cattolica, mi sono abituato al concetto di unità nella diversità. Sono stato educato dai salesiani e, ispirato dall’esempio di Don Bosco che viveva una vita attiva nella cura dei giovani e dei poveri, sono diventato io stesso salesiano. Ma la Chiesa è una casa di molte stanze, e ho a cuore la diversità delle chiamate intellettuali, spirituali e vocazioni espresse nelle diverse tradizioni religiose dell’unica Chiesa. Siamo una sola Chiesa, ma con un’ampia gamma di espressioni di essere Chiesa. E lo stesso vale per il Myanmar”.

Nella terza parte il cardinale salesiano riflette sul processo di pace nel suo Paese natale, il Myanmar: “Vedo il Myanmar come un giardino. In un giardino, fiori di diversi colori, forme, dimensioni ed esigenze crescono l’uno accanto all’altro. Ognuno di essi è bello singolarmente, e la bellezza individuale di ogni singolo fiore non è negata o soppressa dalla bellezza collettiva e dal colore del giardino stesso. I fiori non si combattono, non competono, non si spostano o si dominano a vicenda”.

Così, nella quarta parte, il cardinale Charles applica queste considerazioni al caso specifico della libertà religiosa: “Similmente, ho scelto di trasformare la celebrazione dei miei 25 anni di ordinazione episcopale in un’iniziativa per promuovere le relazioni interreligiose nel mio villaggio natale, Monhla. Una sera in particolare siamo stati raggiunti da un monaco buddista, un leader musulmano, uno indù e un pastore protestante e insieme abbiamo parlato della nostra visione dell’armonia interreligiosa e della libertà religiosa. Insieme abbiamo acceso una candela per la pace. Questi tipi di gesti inviano un messaggio alle comunità di appartenenza e, se seguiti dall’azione e dalla vita comunitaria, fanno la differenza”.

Il testo completo del messaggio del card. Bo è disponibile, in inglese, sul sito della FABC.

Fonte: AustraLasia

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