Cile – Mons. Vargas Bastidas, SDB: “Una politica di indecisioni genera un debito con molte ferite e conseguenze dolorose, non solo per il mondo indigeno”

30 Giugno 2020

(ANS - Temuco) - Mons. Héctor Vargas Bastidas, SDB, Vescovo di Temuco e Responsabile della Pastorale Indigena della Conferenza Episcopale Cilena (CECh), in un’intervista pubblicata dal Diario Austral della città di Temuco domenica 21 giugno, ha fatto riferimento agli annunci e alle promesse fatte al mondo indigeno rimasti privi di realizzazione, e alla preparazione della Giornata Nazionale dei Popoli Indigeni, celebrata lo scorso 24 giugno.

In Cile, nel 2015, la Presidente Michelle Bachelet aveva chiesto a Mons. Vargas Bastidas il difficile compito di guidare la commissione per l’Araucania, territorio indigeno nel Paese latinoamericano. La Commissione era riuscita ad elaborare un piano molto concreto che coinvolgeva il mondo mapuche negli ambiti politico, religioso, economico e sociale. In quest’intervista, Mons. Vargas ricorda che proprio nella vicinanza della data limite per definire un accordo fra governo e popolazioni indigene ci sono ancora dei punti incompiuti.

“Mi sembra che nel corso della storia il rapporto con questi popoli non sia riuscito a soddisfare le esigenze di quest’enorme sfida. Un percorso titubante forse è il risultato di una politica di indecisioni, che genera un debito con molte ferite e conseguenze dolorose, non solo per il mondo indigeno” ha dichiarato il presule.

“È da notare che i presidenti Bachelet e Piñera hanno chiesto pubblicamente perdono a nome dello Stato a questi popoli. Tuttavia, ci sono stati pochi progressi reali sulle questioni sostanziali, piuttosto delle misure specifiche, che creano confusione perché le promesse che lo Stato ha fatto loro spesso rimangono senza effetti significativi”, ha denunciato il Vescovo di Temuco.

Il Presule ha concluso con un atteggiamento di speranza: “C’è sempre un tempo in cui c'è una volontà, un dialogo e un rispetto reciproco delle parti, e in questo scenario nessuno dovrebbe escludersi dal contribuire. Sono necessari particolari progressi nella reale volontà politica, per definire soluzioni e onorare gli impegni, che non sono percepiti con la necessaria chiarezza. È richiesto non solo dal bene dei popoli, ma da tutta la società e dall’enorme ricchezza che significa l’identità di un Cile interculturale. La realtà della fede ci dice che siamo tutti fratelli, figli dello stesso Padre che è nei Cieli”.

Mons. Vargas Bastidas è figlio di un’Ispettoria salesiana che vanta una lunga tradizione tra i popoli originari. I salesiani giunsero nella Patagonia Cilena per prendersi cura specialmente di loro e Don Bosco stesso inviò i suoi figli spirituali ad evangelizzare e accompagnare i popoli che abitavano nell’estremo Sud del Cile e dell’Argentina.

Fonte: Agenzia Fides

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