Rwanda – Un appello dai Salesiani di AGL, che prevedono un’emergenza crescente a fronte del persistere di Covid-19

02 Settembre 2020
Foto: Palabek (Uganda)

(ANS - Kigali) – I Salesiani di Don Bosco attivi nella Visitatoria “San Carlo Lwanga” di Africa Grandi Laghi (AGL) – che copre i Paesi di Rwanda, Uganda e Burundi – prevedono un aumento dei casi d’emergenza, dato che Covid-19 persiste nella regione e in questi giorni si va registrando un aumento del numero di persone positive.

In Rwanda, ad esempio, le linee guida attualmente in vigore sottolineano la necessità di ridurre al minimo le persone che frequentano il luogo di lavoro (30%), mentre ad altri viene consigliato di rimanere a casa e di lavorare da lì, quando possibile.

Le autorità hanno anche imposto un coprifuoco che vieta la circolazione delle persone dalle 19.00 fino alle 5.00 del mattino. Sono stati vietati i movimenti tra le diverse Province per chi utilizza i mezzi pubblici; molte aziende continuano a soffrire perché la clientela è diminuita; i giovani sono ancora costretti a rimanere a casa in attesa della riapertura delle scuole – a data da destinarsi – e i genitori faticano a provvedere alle loro famiglie in questi tempi difficili.

Ben consapevole delle possibili e costanti minacce dovute a Covid-19, l’Economo della Visitatoria, il salesiano coadiutore Hubert Twagirayezu, che è anche il Direttore dell’Ufficio di Pianificazione e Sviluppo di AGL, ha lanciato un appello per poter provvedere al grande numero di persone bisognose che rischiano di morire di fame se la situazione continua ad aggravarsi a causa di Covid-19.

La stessa situazione si sta verificando anche nel campo profughi di Palabek, il campo che ospita migliaia di rifugiati scappati dal Sudan del Sud nel Nord dell’Uganda. Don Lazar Arasu, salesiano che vive a Palabek, ha scritto dei gravissimi problemi registrati tra gli adolescenti rifugiati, che hanno visto la loro condizione aggravarsi pesantemente a motivo della pandemia: gravidanze indesiderate, aborti, abusi…

I salesiani, da parte loro, stanno facendo del loro meglio, attraverso programmi di sensibilizzazione in gruppi, dibattiti pubblici e consulenza e accompagnamento individuale.

Il sig. Twagirayezu ha espresso apertamente la sua preoccupazione per la situazione: “Cari tutti, in questo momento cruciale a motivo di Covid-19 molte persone hanno perso il lavoro e la gente non ha le risorse per provvedere ai beni fondamentali, come il cibo e l’assicurazione sanitaria. Chiedo gentilmente il vostro intervento”.

Dall’inizio della pandemia, i salesiani di AGL hanno potuto sostenere le comunità più bisognose e sofferenti grazie al sostegno dei benefattori di tutto il mondo.

Per ulteriori informazioni è possibile scrivere direttamente a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Ange Dusabemungu

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