Promossa dalla comunità salesiana e dal “Centro Auxilium”, l’iniziativa ha visto la presenza di oltre 500 persone, segno dell’interesse e della fama di santità che accompagna questo salesiano di Don Bosco nato nel 1927 e morto nel 2012.
L’incontro, animato dal coro “La Tettoia”, dopo il saluto del Direttore dell’opera, don Daniele Cucchi, è stato condotto dalla giornalista Clara Campani, che ha intervistato e dialogato con don Pierluigi Cameroni, autore del libro e Postulatore della Causa di Beatificazione di Don Galli. Introducendo la serata, la Campani ha ricordato come tante persone sono state toccate dalla misericordia di Dio attraverso don Galli, prete dell’accoglienza soprattutto verso gli ultimi, gli emarginati.
Don Cameroni ha innanzitutto offerto alcune chiavi di lettura della figura e dell’opera di don Galli: prete dell’accoglienza e dell’ospitalità, costruttore di pace, ministro di riconciliazione, sacrificato per il bene del prossimo. Fin da ragazzo la sua è una vita segnata da una profonda esperienza spirituale, come rivela la domanda scritta per essere ammesso al noviziato, quando ancora non aveva 15 anni: “Oh quanto desidero ciò! A questo mi stimola una voce misteriosa che parla al mio cuore, una forza pure misteriosa che mi spinge sempre di più a Dio, una grande pace che mi dice quanto sia bello e quanto sarà ancor più bello servire Dio. Non comprendo la grandezza di questa duplice grazia che Dio mi ha fatto. Mi sento però tanto indegno”.
Questo “sogno” che lui desiderava realizzare si è compiuto nella sua vita attraverso le sue parole, i suoi gesti, il suo modo di essere e di agire, che sono stati e continuano ad essere una forte provocazione che scuote le coscienze, pone interrogativi, spinge a cambiare stili di vita, avendo egli voluto condividere la povertà di Gesù, rispetto ad una cultura segnata dal consumismo e dalla ricerca del benessere esclusivamente materiale. Senza tanti proclami, con l’eloquenza della vita, egli fece la scelta evangelica di essere povero e di servire i poveri nel nome di Gesù. I poveri resteranno fino alla fine i suoi destinatari, contro ogni forma di “scarto” e indifferenza.
La serata, caratterizzata da una forte partecipazione emotiva e spirituale, si è conclusa con un momento di preghiera in cui si è pregato per alcune intenzioni, e con l’annuncio dell’apertura dell’Inchiesta diocesana della Causa di Beatificazione domenica 11 ottobre che sarà presieduta dal vescovo di Brescia, mons. Pierantonio Tremolada. In tale occasione sarà presente il Rettor Maggiore, a significare la stima e la riconoscenza della Famiglia Salesiana per questo figlio di Don Bosco. Come ha testimoniato uno dei presenti: “È stato un grande Sacerdote, un vero Padre per tutti noi, nel contatto con lui si sentiva il suo grande amore che donava a tutti”.
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