Cile – I Salesiani Cooperatori e le azioni che contribuiscono alla fratellanza umana

22 Ottobre 2020

(ANS – Iquique) – Nel corso del 2019 e del 2020 il Cile sta vivendo due eventi senza precedenti: una forte crisi sociale e una pandemia che ha costretto tutti a confinarsi nelle proprie case. Ma questi eventi non hanno impedito ai Salesiani Cooperatori (SSCC) di continuare a mantenere la vita comunitaria e ad aiutare i più bisognosi.

Quando la pandemia è arrivata in Cile, i Salesiani Cooperatori hanno inviato una lettera alle comunità locali invitandole a realizzare varie iniziative. Tra le prime, c’è stata quello di incoraggiare con un messaggio di affetto, vicinanza e speranza coloro che erano più vulnerabili e depressi, nonché di essere attenti alle esigenze dei più poveri e quindi perseverare nelle opere di misericordia spirituale e corporale.

La comunità dei Salesiani Cooperatori di Iquique ha mantenuto il suo contributo alla mensa solidale “Divina Provvidenza” del Santuario del Sacro Cuore di Gesù della città, un luogo che continua a servire da 70 a 80 persone in situazioni di strada e persone colpite da Covid-19 e dalle sue conseguenze.

Uno degli aiuti più significativi che il gruppo ha realizzato è stato a Santiago, dove ha canalizzato un’importante donazione di cibo alla parrocchia “Domenico Savio” di San Ramón, alle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) e alle “pentole comunitarie” del comune di El Bosque.

In generale, buona parte delle comunità del Paese si è preoccupata di sostenere le “pentole comunitarie” proliferate in tutto il Cile.

I Salesiani Cooperatori intendono il loro apostolato di solidarietà come parte della loro missione di gruppo parte della Famiglia Salesiana e della Chiesa, e ritengono che come laici devono essere particolarmente solidali ovunque si trovino, rendendo realtà la “spiritualità della vita quotidiana”.

Per Sergio Yañez, Coordinatore Nazionale dei Salesiani Cooperatori, sarebbe incoerente essere alienati dalla realtà nazionale. “Come cristiani dobbiamo esprimerci politicamente in vista del bene comune, soprattutto perché oggi è imperativo essere un contributo serio per aiutare a ‘sognare’ il Paese che vogliamo”, ha affermato.

“La comunione della Famiglia Salesiana si esprime nella condivisione della vita e della missione. È qualcosa di indispensabile per continuare ad aiutare, non solo coloro che sono colpiti da questa pandemia, e per contribuire alla costruzione del Regno di Dio in modo permanente, soprattutto guardando alla salvezza dei giovani, coloro che devono essere protagonisti per affrontare difficoltà umanitarie di qualsiasi portata e per dare un senso alla vita, come discepoli missionari di Gesù Cristo. Senza trascurare, naturalmente, la nostra presenza nel mondo, come ‘Chiesa in uscita’” ha concluso.

InfoANS

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