Sri Lanka – Un rifugio sicuro e accesso all’educazione per i giovani al “Don Bosco Murunkan”

03 Novembre 2020

(ANS – Mannar) – Sessanta ragazzi possono ricevere oggi un’educazione di qualità e un alloggio dove vedere soddisfatti i loro bisogni primari presso l’opera “Don Bosco Murunkan” a Mannar, in Sri Lanka. E questo è possibile grazie al lavoro della Procura Missionaria salesiana “Salesian Missions” di New Rochelle, Stati Uniti, e ai suoi benefattori. Molti degli studenti accolti presso il centro sono completamente orfani o hanno un solo genitore e non sono in grado di pagare alcuna retta. Il sostegno internazionale salesiano assicura loro, anche in questo tempo di pandemia, la possibilità di continuare a ricevere un’educazione di qualità in un ambiente sicuro e sano, mentre ricevono pasti nutrienti per affrontare la malnutrizione di cui molti hanno sofferto.

Tutti i minori che frequentano il centro di Murunkan provengono da villaggi molto poveri e sono stati colpiti dalla lunga guerra civile. I loro genitori, se sono ancora vivi, sono poveri lavoratori a salario giornaliero. Alcuni ragazzi hanno solo la madre cui rivolgersi, perché i loro padri sono morti durante la guerra. Queste famiglie hanno poco potere, pochi diritti e niente terra. Molti non hanno case adeguate, né un lavoro regolare. Dipendono dal governo per gli aiuti, come i sussidi per le vedove, ma in generale vengono ancora trattati come cittadini di seconda classe.

A causa delle condizioni di povertà in cui sono cresciuti, molti degli studenti del “Don Bosco Murunkan” soffrono di malnutrizione o hanno sviluppato malattie. Ma presso il centro salesiano alloggiano in un convitto ben curato e ricevono tre pasti al giorno, oltre alle merende, in modo da crescere sani ed avere energie per potersi concentrare sugli studi. Senza contare che nel centro hanno accesso ad acqua pulita, saponi e mascherine per curare la loro igiene e preservarsi dal nuovo coronavirus.

Come solito nei centri salesiani, il “Don Bosco Murunkan” ricerca un’educazione integrale. Oltre agli studi, i giovani hanno la possibilità di trascorrere il tempo libero con i loro coetanei, usufruendo di attrezzature sportive per giocare e imparare nuove abilità, fare esercizio e praticare il lavoro di squadra.

In un Paese che ha subito una lunga guerra civile, conclusa solo nel 2009, che è stato colpito da due tsunami negli ultimi 13 anni, con poche infrastrutture, specie nelle aree rurali, e che oltre a Covid-19 deve guardarsi anche dalla dengue – che solo quest’anno ha causato 300 vittime e ne ha infettate più di 100.000 – l’impegno salesiano per l’educazione dei giovani può fare la differenza nella vita dei ragazzi.

“Il centro ‘Don Bosco Murunkan’ sta facendo in modo che questi giovani abbiano accesso all'educazione e alla sana alimentazione di cui hanno bisogno per concentrarsi sui loro studi – ha spiegato don Gus Baek, Responsabili di “Salesian Missions” –. E d’altra parte anche un ambiente pulito e l’accesso al sapone e all’acqua pulita è particolarmente importante durante questa pandemia. Siamo grati ai nostri benefattori che stanno aiutando questi 60 giovani ad avere la speranza di un futuro migliore”.

I salesiani sono presenti in Sri Lanka dal 1956. Nel 1963 i primi missionari hanno fondato il loro primo Centro di Formazione Professionale e da allora ne hanno creati altri 17 in tutto il Paese.

Fonte: Mission Newswire

InfoANS

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