Filippine – Il “Don Bosco Legazpi” resiste ai tifoni e, con l’aiuto dei benefattori, si prodiga per i bisognosi

30 Novembre 2020

(ANS – Legazpi) – Ciò che il tifone Molave non è riuscito a distruggere, il super-tifone Goni l’ha schiacciato. E i due fenomeni naturali che hanno flagellato le Filippine ad ottobre non sono stati gli unici. Perché a novembre è sopraggiunto pure Vamco, per infliggere “il colpo di grazia”. Fortunatamente il “Centro Tecnico Agro-Meccanico Don Bosco” di Legazpi, regione del Bicol, una scuola agraria salesiana, nelle tre circostanze non ha subito danni alle strutture: ha “solo” perso i suoi raccolti. Meglio, comunque, di quanto avvenuto neanche un anno fa, a dicembre 2019, quando il tifone Kammuri fece registrare pesanti danni all’opera.

Eppure, l’opera salesiana di Legazpi non è solita fermarsi, né pensare solo a sé stessa. Già a maggio 2020 il centro Don Bosco si rivolgeva alle famiglie colpite dal blocco dovuto alla pandemia di Covid-19, e distribuiva pacchi di alimenti e generi di primo soccorso a 743 famiglie, per un totale di 2.720 persone, in 14 villaggi.

E di nuovo, recentemente, sulla scia dei tre tifoni che si sono succeduti, “Don Bosco Legazpi” ha raggiunto con i suoi soccorsi 730 famiglie in 20 comunità, consegnando loro cibo e, in alcuni casi, materiali per restaurare le abitazioni.

A una comunità di Guinobatan sono stati distribuiti poi materiali per la pulizia (secchi, bacinelle, sapone da bagno, sapone detergente, ecc.) perché quel centro ha subito un’inondazione di fango. Nell’isola di San Miguel molte famiglie sopravvivono grazie alla pesca, ma con i tifoni hanno perso le loro barche. Il soccorso salesiano ha permesso di distribuire delle piccole imbarcazioni ad alcune di quelle famiglie bisognose.

Qualche mese fa, inoltre, il centro salesiano aveva portato a termine un programma di formazione sulla produzione agricola per gli Agta, un gruppo di indigeni del Bicol. I salesiani, con i loro giovani e laici collaboratori, hanno raggiunto anche loro, con pacchi di cibo per 125 famiglie.

“Abbiamo instaurato un buon legame con queste comunità e abbiamo anche imparato a organizzare un’efficace opera di sensibilizzazione. E il motivo è semplice. Le calamità sono un evento annuale nella Regione del Bicol e così lavoriamo con queste comunità quasi ogni anno. I tifoni sono l’evento più comune. A volte sono tempeste che provocano il caos sule zone costiere, come Tiwi, due anni fa. Ma il più grande sforzo di soccorso nella memoria recente è stato dovuto all’eruzione del vulcano Mayon, circa quattro anni fa” raccontano i salesiani dell’opera.

Le attività di solidarietà salesiana sono finanziate da benefattori filippini e stranieri. L’entità dell’assistenza dipende fortemente dai finanziamenti che i salesiani stessi ricevono. Questo era vero in passato e rimane vero nel presente e nel futuro. “Don Bosco Legazpi” spera di poter contare sempre sulla fiducia di tanti uomini e donne di buona volontà.

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