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Nigeria – Anche in tempo di pandemia, l’assistenza salesiana agli ex ragazzi di strada continua

11 Febbraio 2021

(ANS – Lagos) – Il Centro salesiano per la Protezione dei Minori (Don Bosco Child Protection Centre – DBCPC), sito a Lagos, Nigeria, grazie al finanziamento ricevuto da “Salesian Missions”, la Procura Missionaria salesiana di New Rochelle, Stati Uniti, può fornire un sostegno continuato a 25 ragazzi salvati dalla strada. Il centro si dedica proprio a recuperare ragazzi e ragazze dai 7 ai 15 anni che vivono per strada, hanno subito abusi fisici nelle loro case o sono stati salvati dal traffico di bambini.

Il sostegno offerto da “Salesian Missions” ha permesso ai 25 giovani beneficiari di ricevere lezioni scolastiche e corsi formazione professionale, consulenza e assistenza psicologica, cure mediche e abbigliamento. Una parte dei fondi è andata anche a sostenere le spese operative del centro - come carburante, accesso ad internet, articoli da cancelleria e da toilette.

Con un alto tasso di violenza domestica, abusi sui bambini, povertà e influenze ambientali negative, molti giovani di Lagos si trovano a lottare per sopravvivere lungo le strade della città. Molti finiscono per darsi al crimine, alle droghe o all’abuso di sostanze e ad altri comportamenti a rischio.

A questi giovani cui sono mancati l’amore e il calore di una famiglia, così come l’educazione, il DBCPC offre accesso all’istruzione e alla formazione professionale e infonde la speranza di un futuro migliore.

“Dato che Lagos è una metropoli, sono tanti i ragazzi e i giovani che vi giungono da fuori credendo di potervi trovare benessere, lavoro e denaro – ha spiegato don Augustine Okeke, Direttore dell’opera salesiana –. Ma una volta arrivati a Lagos si rendono conto di essere soli e non avere nulla e finiscono per vivere per strada. Noi li aiutiamo offrendogli un clima di famiglia, affinché si sentano amati e sostenuti, abbiano posto sicuro in cui vivere e acquisiscono educazione e competenze”.

I giovani vengono incontrati una prima volta direttamente per strada, nel loro ambiente, e in quel primo approccio viene offerto loro un sostegno morale e psicologico. Dopo il primo contatto, il centro collabora con la “squadra di soccorso”, che comprende la Polizia, l’Ufficio di Protezione dell’Infanzia, i Servizi Sociali e il Tribunale Minorile, per portare i giovani al DBCPC. Lì i ragazzi possono contare sulle amorevoli cure del personale salesiano, affiancato da due assistenti sociali, due insegnanti, un consulente psicologico, oltre al resto del personale della casa e amministrativo.

Una volta che i giovani sono entrati al DBCDP possono ricevono consulenza, formazione e supporto quotidiano, al fine di essere preparati ad una nuova fase della loro vita. Il ricongiungimento familiare, quando possibile, avviene solo successivamente. Il personale salesiano, da parte sua, lavora con le famiglie e ogni minore per aiutarli a reintegrarsi nella vita familiare, e accompagna le famiglie anche dopo l’eventuale ricongiungimento per assicurarsi che tutto vada bene.

Fonte: Mission Newswire

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