Nell’omelia della celebrazione mons. Soares Nobre ha sottolineato che “questo è un momento semplice ma molto significativo e che l’arrivo della Congregazione nella Diocesi è un momento di crescita spirituale, ... I nostri fratelli salesiani potranno aiutare tutto il popolo di Oeiras, soprattutto i giovani, ad incontrarsi sempre più con la luce radiosa del Risorto, perché sia un riferimento nella nostra vita”.

Il vescovo di Oeiras ha anche espresso che la diocesi si sente privilegiata di poter accogliere i salesiani, soprattutto perché il loro arrivo in questo tempo di pandemia di Covid-19 è un segno di speranza e benedizione. Ha commentato che la diocesi di Oeiras è piccola, ma ha un grande dinamismo pastorale, ed è stato particolarmente grato per la presenza dei due salesiani che hanno già iniziato la loro attività missionaria tra i giovani di questa città, la più antica dello Stato del Piauí, di cui è stata anche Capitale, e che ha per patrona la Madre della Vittoria.

A conclusione del suo sermone ha pregato che la Divina Provvidenza possa aumentare il numero di vocazioni, per la Chiesa e per la Congregazione.

Successivamente ha parlato anche don Romero, che ha voluto condividere tre sentimenti con i presenti: “Di gratitudine, a Dio, per aver suscitato questo desiderio missionario, e al Vescovo e ai parroci di questa Chiesa, che con affetto e generosità ci hanno invitato e ricevuto; (...) di gioia, perché l’immagine del nostro Padre e Maestro Don Bosco viene qui in questa terra e viene con i nostri fratelli salesiani a condividere questa gioia così caratteristica del nostro carisma; (...) e di sincera umiltà, perché siamo venuti per imparare dal lavoro pastorale di questa diocesi, per unirci a questa dinamica pastorale e contribuire con il nostro granello di sabbia, che è la bellezza del nostro carisma, con profondo rispetto per entrare in questa ‘terra santa’ che oggi ci apre le sue porte”.

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