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Sudafrica – “Onde di cambiamento”: i salesiani per il riscatto dei giovani in situazioni difficili

16 Aprile 2021

(ANS – Città del Capo) – Il Sudafrica è un luogo ricco di storia, che ancora non è riuscito a fare i conti col passato: l’apartheid, la segregazione razziale, è stato definitivamente abolito, ma le disparità sociali continuano ad essere molto forti. Nascere da una famiglia che fino a pochi anni fa viveva la violenza della segregazione è davvero un grosso peso da portare: disoccupazione, criminalità, dispersione scolastica continuano ad essere fenomeni che coinvolgono quei giovani che ancora subiscono gli effetti dell’apartheid.

Inoltre, l’eredità dell’apartheid, assieme alle differenze inconciliabili nell’interpretarne il significato, ostacola tuttora lo sforzo di creare un’identità nazionale consolidata e un ordine sociale coerente e inclusivo. Le townships, i ghetti simbolo dell’apartheid, esistono ancora e sono più affollati che mai. E in questa realtà tanti giovani di colore continuano a crescere in situazioni di estrema difficoltà.

I salesiani sono arrivati nel Paese nel 1896 e, com’è nel loro stile, hanno fin da subito concentrato i loro sforzi per creare reali opportunità di futuro per la gioventù più vulnerabile. I Figli di Don Bosco sanno che per liberarsi da una condizione di rischio sociale bisogna innanzitutto partire dalla formazione, chiave di accesso ad un lavoro dignitoso e, di conseguenza, ad una vita serena e lontana dai rischi della strada.

Per questo ora, nella realtà specifica di Città del Capo, dove sono attivi dal 1910, hanno deciso di avviare un progetto di formazione professionale rivolto a giovani a rischio: ragazzi di strada, ex carcerati, membri di gang, spesso affetti da dipendenze, tutti senza un lavoro e una rete familiare. Si tratta del programma “Waves of Change” (Onde di Cambiamento - WOC) e che in una città in cui il porto è uno dei più importanti al mondo e l’indotto generato dal settore navale ha un peso rilevantissimo, mira ad aumentare l’occupazione dei giovani a rischio nell’industria marittima

Concretamente, i salesiani di Città del Capo intendono formare 200 giovani e giovani adulti a rischio (di età compresa tra i 18 e i 35 anni), affinché diventino marinai qualificati che possano lavorare con competenza e dedizione sulle navi. Oltre alla formazione specifica del settore, il progetto prevede anche un’attenzione speciale alle cosiddette “Life Skills”, l’insieme di abilità sociali, cognitive e personali che consentono di affrontare positivamente le richieste e le sfide che ci riservano l’ambiente professionale e la vita quotidiana in genere. Una dimensione per nulla trascurabile, soprattutto per questi giovani segnati da situazioni problematiche.

Per ulteriori informazioni, visitare il sito: www.missionidonbosco.org 

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