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Italia – Apertura Inchiesta diocesana Madre Rosetta Marchese, FMA

03 Maggio 2021

(ANS – Roma) – Venerdì 30 aprile 2021, presso l’aula magna del Tribunale ordinario della diocesi di Roma, si è svolta la sessione di apertura dell’Inchiesta diocesana sulla vita, le virtù eroiche e la fama di santità e di segni della Serva di Dio Rosetta Marchese, religiosa professa dell’Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice. Durante la sessione di apertura hanno prestato giuramento i membri del Tribunale diocesano: il Delegato episcopale, mons. Giuseppe D’Alonzo; il Promotore di giustizia, don Giorgio Ciucci; il Notaio attuario Marcello Terramani; il notaio aggiunto Giancarlo Bracchi; e successivamente, anche il Postulatore, don Pierluigi Cameroni, SDB, e la Vicepostulatrice suor Francesca Caggiano, FMA.

Per l’Istituto delle FMA erano presenti Madre Yvonne Reungoat, Superiora generale, suor Chiara Cazzola, sua Vicaria, suor Piera Cavaglià, Segretaria generale, e alcune religiose della Casa Generalizia. Nel suo intervento Madre Reungoat ha accostato la testimonianza di Madre Marchese a quella di santa Maria Domenica Mazzarello: “Entrambe – le uniche due Superiore Generali, finora, della cui santità si è chiesto il riconoscimento della Chiesa – hanno consapevolmente offerto la vita per la crescita e la santità dell’Istituto, in tempi non facili. Entrambe hanno vissuto la loro missione come servizio alla vita e alla vitalità dell’Istituto, in attenzione al cammino di ciascuna sorella e dell’istituzione nel suo complesso. Mi sembrano emblematiche di questa premurosa attenzione le parole pronunciate da Madre Rosetta Marchese all’atto della sua elezione, il 24 ottobre 1981: ‘L’Istituto mi ha sempre dato tutto, ma ora mi dà tutto se stesso’. Entrambe nel loro servizio educativo sono state capaci di intuizione e di mistagogia, hanno nutrito di una profonda vita interiore la loro donazione alla missione educativa, sono state sorelle e madri per le Figlie di Maria Ausiliatrice, per le giovani, per quanti avevano bisogno di essere accolte/i e accompagnati/e nella risposta alla chiamata di Dio sempre nuova e spesso esigente, anche per dei sacerdoti”.

Madre Rosetta Marchese nacque ad Aosta il 20 ottobre 1922. Fin da bambina conobbe e frequentò le Figlie di Maria Ausiliatrice, maturando così la sua fede e il suo ideale di consacrazione totale a Dio. Dopo la prima professione religiosa, nel 1941, completò gli studi all’Università Cattolica del Sacro Cuore, laureandosi in Lettere. Dal 1947 al 1958 fu insegnante e vicaria nella casa missionaria “Madre Mazzarello” di Torino, dove seguì con particolare attenzione le giovani suore che si preparavano a partire per le missioni. Dal 1958 al 1974 svolse compiti di animazione e di governo in Sicilia, a Roma, in Lombardia.

Nel 1981 fu eletta Superiora Generale, ma appena otto mesi dopo la sua elezione, giunsero le prime avvisaglie di leucemia. Nella circolare del 24 ottobre 1982, Madre Marchese concludeva il suo insegnamento augurando a tutte le sue figlie di lasciarsi contagiare da Don Bosco “di nostalgia acuta del ‘bel Paradiso’”, per entrare nella via della santità “con una volontà senza ritorni”. Disse ancora: “La mèta è unica: arrivare in Paradiso con tutti i giovani per cui abbiamo donato e consumato l’esistenza”. Morì l’8 marzo 1984, a Roma.

È possibile vedere la celebrazione di apertura e un video di presentazione di Madre Marchese.

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