India – Un centro giovanile salesiano trasformato in centro per la cura dei pazienti affetti da Covid-19

07 Luglio 2021

(ANS – Shillong) – A motivo dell’emergenza pandemica in corso nel Paese, il Centro Giovanile “Don Bosco” di Shillong, nel Nord-Est dell’India, è stato trasformato in un Centro di Cura per quanti sono stati contagiati da Covid-19 e sono stati dimessi dagli ospedali. Dalla sua inaugurazione in questa nuova veste “sanitaria”, avvenuta lo scorso 6 maggio, fino al 30 giugno, don Michael Makri, Direttore del centro, e l’équipe di cinque laici che lo affiancano, hanno accompagnato 59 pazienti verso il pieno recupero. E al fine di ampliare il servizio sono state coinvolte nell’iniziativa anche alcune Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) e le Suore Missionarie di Maria Aiuto dei Cristiani (MSMHC).

Dopo aver ispezionato la struttura salesiana, e dopo averla approvata ufficialmente come Centro di Cura, le competenti autorità sanitarie hanno assegnato alla struttura salesiana un medico responsabile dei trattamenti prestati; hanno fornito tutti i dispositivi di protezione individuale necessari, bombole di ossigeno e disinfettanti; e hanno previsto una giornata di formazione per le sei infermiere che lavorano nel centro, tra cui tre suore della Famiglia Salesiana. 

Per garantire la massima sicurezza nella gestione dei casi, all’interno del centro sono stati creati diversi percorsi per l’entrata e per l’uscita; i 40 letti disponibili sono distribuiti in due dormitori separati e ben ventilati; tutte le superfici vengono pulite e disinfettate con un macchinario nebulizzatore; sono stati allestiti degli spogliatoi separati per permettere al personale sanitario di indossare e togliere in tutta sicurezza i dispositivi di protezione individuale (DPI), i quali poi vengono smaltiti dagli appositi operatori comunali, insieme agli altri rifiuti sanitari.

Nel centro di cura sono state ammesse solo pazienti donne sintomatiche o paucisintomatiche segnalate dalle autorità competenti, insieme a donne che non hanno spazio nelle loro case per auto-isolarsi. L’unico maschietto accolto è stato un bimbo di 5 mesi, dimesso insieme a sua madre, entrambi in ottime condizioni di salute.

Le pazienti vengono costantemente monitorate e a loro disposizione ci sono sempre farmaci di base, paracetamolo e vitamine, oltre ad una dieta sostanziosa ed equilibrata appositamente pensata per loro. E appena si libera un posto letto, esso viene riempito da una nuova paziente inviata dagli ospedali di tutto lo Stato del Meghalaya.

Merita di essere segnalato, infine, che tutto questo servizio non ha il minimo costo per le pazienti che vi vengono accolte. Tutte le spese vengono coperte dall’impegno dell’Economo Ispettoriale INS, don James Thyrniang, in collaborazione con l’Ufficio di Pianificazione e Sviluppo, e diversi benefattori.

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