RMG – 70x7 giovani salesiani su 18 fusi orari con don Coelho per la nuova Ratio

04 Ottobre 2021

(ANS – Roma) – Sabato 2 ottobre ha avuto luogo l’incontro online conclusivo del percorso “70x7 giovani SDB per il rinnovamento della Ratio”, con una cinquantina di partecipanti da tutto il mondo. Basta dare un’occhiata alla sincronizzazione dell’inizio dell’incontro per rendersene conto: 6:00 Guatemala; 7:00 Città del Messico; 9:00 Brasilia, Buenos Aires, Cordoba, Montevideo; 12:00 Accra; 13:00 Dublino, Londra, Yaoundé; 14:00 Roma, Berlino, Varsavia, Zagabria, Valletta, Kigali, Lubumbashi, Lusaka; 15:00 Nairobi, Antananarivo; 17:30 New Delhi & India, Colombo; Yangon 18:30; Giacarta 19:00; 20:00 Manila, Hong Kong, Taiwan; 21:00 Seoul, Dili; 22:00 Melbourne; 23:59 Suva (Fiji), Apia (Samoa).

È stata un’iniziativa online di coinvolgimento dei giovani in formazione che nei mesi scorsi ha prodotto diversi contributi di qualità per il rinnovamento della Ratio, sia attraverso condivisioni scritte su Google Doc regionali, sia attraverso incontri via Zoom.

Nell’ultimo incontro il dialogo è stato allargato a tutte le Regioni simultaneamente, con don Coelho come ospite, condividendo insieme le attese per il cammino comune da compiere. Focus dell’incontro: “Il mio sogno sulla formazione dei Salesiani nei prossimi 10 anni”. È stato un momento estremamente bello e ricco di speranza, dove si poteva toccare con mano (in forma digitale reale!) quanto Don Bosco sia vivo in così tante culture e contesti diversi. L’evento è stato accessibile a tutti anche grazie al servizio di traduzione simultanea di Anselmo, Gerald, Christopher, e Carl-Enrico.

Lasciamo la parola ai diretti protagonisti, citando alcuni paragrafi di quanto si è condiviso sui Google Doc. Tra i tanti interventi qui abbiamo le parole di quattro giovani in formazione iniziale, nominati dai “70x7” delle loro rispettive Regioni, che faranno parte del gruppo di lavoro che dal 16 al 28 novembre a Roma si metterà all’ascolto di tutti i contributi ricevuti in questi mesi per la nuova Ratio.

Miguel Núñez (MEG): “Sogno una formazione che risponda alla realtà dei giovani e della società, dove i confratelli salesiani sono autentici uomini di Dio, veri fratelli e servitori, pronti a dare la vita per i giovani. Sogno salesiani capaci di ascoltare e dialogare ragionevolmente, con la tenerezza di un padre e di un fratello maggiore. Fratelli con un chiaro agire da profeti, che annunciano Gesù Cristo con la propria vita in modo credibile, affinché in altri nasca il desiderio di vivere da veri cristiani. Sogno confratelli che siano felici di passare la loro vita con i giovani, condividendo il loro tempo con loro e che, nel dare testimonianza cristiana, si sentano davvero contenti della loro vocazione salesiana”.

Giorgio Ramundo (ICP): “Il mio più grande desiderio per la formazione dei Salesiani nei prossimi 10 anni è che vengano rimessi al centro della formazione - iniziale e non - la ‘simpatia’, la passione, anche l’abilitazione professionale per la missione, ma ancor di più per i poveri, per i giovani che non hanno niente. Una formazione che sappia rispondere alla domanda: ‘Chi sono i giovani poveri e abbandonati OGGI?’, e anche una formazione che sappia suscitare e dar risposta alla domanda ‘Che ci faccio qui? PER chi sono qui?’. Allora tutto il resto - strutture, tappe formative, studi, vita comunitaria… - sarà riletto in questa luce. Una formazione che fa comprendere al giovane salesiano che è qui per salvarsi l’anima, come diceva e voleva Don Bosco, e che il modo per farlo è incontrare, amare e farsi amare, farsi ‘scavare’ dai giovani più poveri e abbandonati”.

Minsu Moses Jung (KOR): “Come suggerisce il CG28, vorrei che fossimo capaci di accompagnarci ‘con i giovani’ verso un futuro sostenibile, che i giovani di questa generazione ci chiedono. Per questo, dobbiamo mettere il tema dell’ecologia di base nel nostro curriculum di formazione iniziale e permanente e praticarlo nella nostra vita comunitaria come profeti. Per i giovani, dobbiamo essere capaci del nostro meglio. Siamo il meglio quando camminiamo ‘insieme ai laici nella missione e nella formazione’ (CG28 – 6a proposta programmatica). Questo è precisamente quello che faceva Don Bosco nel suo Oratorio per i giovani, e il CG24 ci ha detto che è ‘l’unico modello praticabile nelle condizioni attuali’ (CG24, 39)”.

Dickson Eugene (INK): “Sogno salesiani in formazione - tutti! - che non cercano posizioni di potere, ma opportunità per servire. Servizio ai margini, sociali o economici, e che abbiano un coraggio inarrestabile, sviluppato attraverso la formazione, per affrontare queste situazioni in modo creativo. Salesiani che, anche se non hanno le abilità e le risorse dei loro pari nel mondo, tuttavia, come Don Bosco corrono avanti senza paura nel cercare la salvezza delle anime, e fanno ogni sforzo per imparare, adattarsi e cambiare pur di raggiungere questo scopo, senza compromettere la loro identità. Si deve puntare a comunità di formazione che siano abbastanza fluide per incoraggiare e promuovere l’apprendimento, la formazione e l’esporsi alla realtà, e abbastanza strutturate per riuscire a promuovere identità e inculturazione”.

Harris Pakkam

InfoANS

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