Spagna – Il Rettor Maggiore inaugura il Parco Don Bosco a Valladolid

18 Ottobre 2021

(ANS – Valladolid) – La celebrazione dei 50 anni di presenza salesiana a Valladolid, in particolare nei quartieri di Pajarillos e Las Flores, è stato il motivo principale della visita del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, nella città di León. Sabato 16 ottobre, nell’ambito delle celebrazioni dell’anniversario, è stato inaugurato a Valladolid il “Parco Don Bosco”, situato accanto alla presenza salesiana, ed è stato benedetto un monumento commemorativo.

Circa 200 persone si sono riunite nel parco: bambini e giovani, educatori, membri della Famiglia Salesiana e molti altri che, nel corso di questi 50 anni, hanno tessuto la storia di questa presenza, insieme anche ai rappresentanti del Consiglio Comunale di Valladolid, il vicesindaco e 5 consiglieri, e i Direttori delle case salesiane dell’Ispettoria “Spagna-San Giacomo Maggiore” (SSM).

La cerimonia è iniziata con una breve rassegna della storia di questi 50 anni. Successivamente, Carlos López, l’autore del monumento, ha spiegato il significato del monolite, con il nome di Don Bosco inciso sopra, e la colomba di bronzo con il rilievo del volto del santo torinese che lo sovrasta. “Il volto di Don Bosco è inciso sulla colomba, un riflesso della pedagogia salesiana, perché i salesiani sono stati i protagonisti dell’educazione in questo quartiere, lasciando il segno del fondatore”, ha spiegato l’autore.

Manuel Saravia, vicesindaco, ha ringraziato i salesiani per la loro presenza in città, sottolineando che l'intitolazione del parco a Don Bosco, e l’adiacente via “Salesianos”, è molto significativa per le attività svolte dai salesiani nell'educazione, la promozione sociale e la cura dei giovani. Prima di benedire il monumento, il Rettor Maggiore ha ringraziato le famiglie, il quartiere e il Comune per la loro presenza e il loro sostegno alle iniziative salesiane. In questo senso, ha manifestato l’impegno dei salesiani a “continuare ad essere nei luoghi più popolari”. “Abbiamo amato molto Valladolid e ci siamo sentiti amati, ed è per questo che saremo sempre al vostro fianco per continuare a sognare insieme”, ha dichiarato.

Da parte sua, don Rogelio Arenal, Direttore dell’opera, ha chiuso l’evento ringraziando tutti per la loro presenza e generosità, e il Comune di Valladolid per il sostegno manifestato.

Altro momento significativo della giornata è stato, sempre al mattino, l’incontro convocato dall’Ispettore, don Fernando García, e dal suo Consiglio, con tutti i Direttori delle case di SSM – il primo incontro di questo tipo realizzato in presenza dall’inizio della pandemia.

Il Rettor Maggiore, parlando ai Direttori, ha sottolineato che “la Congregazione sta vivendo un momento molto bello, con serenità, guardando avanti” e con “una profonda comunione”. Quindi, ha insistito su tre sfide su cui continuare a lavorare: “l’opzione per i giovani più poveri”; approfondire l’identità carismatica nei salesiani, nei laici e nelle stesse opere; e impegnarsi nella formazione, sia dei salesiani, sia dei laici che condividono carisma e missione.

Ancora, Don Á.F. Artime ha sottolineato il ruolo del Direttore come “garante dell’identità carismatica di ogni casa salesiana”, e ha sottolineato ancora una volta la necessità di vivere “il sacramento salesiano della presenza” tra i giovani, in modo “affettivo ed effettivo”, perché “l’impegno che prendiamo con loro, di stare in mezzo a loro, vale sempre”.

Nel pomeriggio, il Rettor Maggiore ha voluto salutare il Cardinale Ricardo Blázquez, arcivescovo di Valladolid, conversando con lui in un clima familiare, accompagnato anche dall’Ispettore SSM e dal Direttore della casa salesiana di Valladolid.

La giornata si è poi completata nella parrocchia salesiana, con un momento di preghiera, ricordo e dialogo con tutta la Famiglia Salesiana della città.

Nel dialogo, il Rettor Maggiore ha insistito sull’importanza della missione condivisa con i laici: “non possiamo fare un solo passo indietro in questo senso”, ha detto, perché “il carisma salesiano è una ricchezza per la società e la Chiesa”. Ai membri dell’Associazione di Maria Ausiliatrice (ADMA) li ha esortati ad “essere ciò che dovete essere”, offrendo, con rispetto, una proposta nella libertà che nasce dal Vangelo. Mentre ai Salesiani Cooperatori ha indicato il compito di “trasmettere una proposta di vita cristiana”. E, davanti alle sfide del momento presente, ha incoraggiato, come invita il Papa, ad essere lievito, a costruire ponti, ad essere una Chiesa dalle porte aperte.

Alla fine del dialogo, l’Ispettore ha ringraziato il Rettor Maggiore per le sue parole e per la sua presenza nella Provincia e lo ha invitato a “ad andare avanti per continuare ad essere memoria viva di Don Bosco”.

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