Stati Uniti – I programmi salesiani, educativi e sociali, a sostegno dei migranti

17 Dicembre 2021

(ANS – New Rochelle) – La Giornata Internazionale dei Migranti si commemora il 18 dicembre di ogni anno per riconoscere gli sforzi, i contributi e i diritti dei migranti in tutto il mondo. In questa occasione, “Salesian Missions”, la Procura Missionaria Salesiana di New Rochelle, ha evidenziato i programmi educativi e sociali che porta avanti a sostegno dei migranti.

I missionari salesiani, infatti, quotidiniamente si prendono cura e forniscono servizi educativi ai giovani migranti nei Paesi di tutto il mondo. I giovani migranti, specie quelli non accompagnati, spesso affrontano il rifiuto, la mancanza di una casa, lo sfruttamento e la delinquenza, mentre compiono il loro viaggio alla ricerca di un nuovo modo di vivere. Rischiano inoltre di finire coinvolti nel traffico di esseri umani.

"I programmi salesiani aiutano i giovani migranti ad adattarsi al loro nuovo ambiente, attraverso la formazione linguistica, all’acquisizione di competenze e programmi di sviluppo della forza lavoro - ha spiegato don Gus Baek, Direttore della Procura di New Rochelle - La mancanza di lavoro è una delle cause principali della migrazione. Oltre ad aiutare i giovani migranti, i missionari salesiani stanno infatti lavorando per creare nuove opportunità di istruzione e di lavoro nei Paesi che i giovani lasciano, come incentivo per loro a restare nelle loro terre di origine", ha proseguito.

I migranti sono stati particolarmente colpiti durante la pandemia di COVID-19. Lontani dal proprio Paese e spesso costretti ad accettare lavori a giornata, molti sono rimasti senza casa e senza alcuna fonte di reddito quando le frontiere sono state chiuse. I missionari salesiani si sono concentrati sul sostegno a questa parte della popolazione.

In Guatemala, “Casa Betania”, a San Benito Petén, accoglie ogni anno migliaia di persone, la maggior parte delle quali sono migranti in cerca di una vita migliore. Bambini, giovani, adulti, donne incinte, famiglie e anziani trovano sostegno e sollievo grazie a un gruppo di volontari. Ogni giorno, i volontari salesiani ascoltano le storie dei migranti che arrivano esausti e stanchi, a causa delle alte temperature, della fame e della sete. A “Casa Betania” ricevono alloggio, cibo, riposo, assistenza psicologica e altri servizi. "I migranti non cercano un sogno, stanno attraversando un calvario, chiedono giustizia e comprensione”, ha affermato una delle volontarie, Rosa Forlán.

In India, il progetto “Kerala Interstate Migrants Alliance for Transformation” interviene nella vita dei migranti interstatali in tutto il Kerala, istituendo sportelli di aiuto ai migranti in 11 distretti. Questi help desk forniscono servizi di supporto e assistenza legale ai lavoratori migranti, specialmente quelli che sono stati isolati ed emarginati. Le istituzioni salesiane presenti nei distretti selezionati, hanno collaborato attivamente per assicurare un'esecuzione efficace del progetto. In particolare, tutte le attività sono state coordinate attraverso l’ufficio statale “Don Bosco Veedu” situato a Trivandrum.

Dopo aver servito solo cibo da asporto per 15 mesi, in Messico ha riaperto il refettorio salesiano “Padre Chava”, situato nella città di Tijuana. Il refettorio fornisce pasti e altra assistenza ai migranti provenienti dal Messico, dall'America Centrale e da Haiti, così come ai senzatetto, agli anziani, alle persone con disabilità e a coloro che soffrono di estrema povertà. Dal 1987, il refettorio è un punto di riferimento per i migranti, per tutti i poveri e per i giovani a rischio di esclusione sociale. I Salesiani del refettorio collaborano con la Croce Rossa e con i medici locali, che offrono aiuto e assistenza psicologica.

In Senegal, dove una ricerca ha dimostrato che quasi il 40% dei giovani che lasciano il Paese lo fa perché cerca di migliori opportunità educative, i progetti salesiani sono mirati a fornire borse di studio e iniziative educative per aiutare i giovani ad ottenere un lavoro nelle loro comunità. Altre iniziative sono rivolte agli adulti, nella speranza di fornire più opportunità di lavoro in Senegal, in modo che possano restare a casa

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