Ucraina – La Famiglia Salesiana internazionale risponde con la solidarietà e la preghiera alla guerra e alla violenza

07 Marzo 2022

(ANS – Kiev) – “In questi tempi difficili, noi, Famiglia Salesiana dell’Ucraina, chiediamo a tutto il mondo salesiano di unirsi e aiutare il popolo ucraino in questo tragico momento, pregando per la pace e sostenendoci con gli aiuti umanitari” è quanto dichiara in un comunicato don Anatoliy Hetsyanyn, Delegato di Comunicazione Sociale della Visitatoria dell’Ucraina greco-cattolica (UKR).

“Le nostre case, oratori e scuole salesiane hanno aperto le loro porte agli sfollati – prosegue il salesiano –. Qui a Leopoli, dove sono arrivate migliaia di donne e bambini, aiutiamo con l’alimentazione. I centri di pastorale giovanile sono diventati centri di primo soccorso per la popolazione colpita. Giovani e genitori stanno facendo tutto il possibile per sostenere le regioni più colpite. Ogni giorno inviamo cibo e forniture mediche alla popolazione sull’orlo di una catastrofe umanitaria”.

“L’aiuto umanitario internazionale è già iniziato – prosegue ancora –. Ringraziamo la Famiglia Salesiana della Slovacchia che ha già inviato aiuti umanitari. Al momento stiamo organizzando un’assistenza internazionale su larga scala per la popolazione civile che ha maggiormente sofferto a causa dei bombardamenti”.

Conclude, infine, il salesiano: “Alcuni dei nostri confratelli sono direttamente nella zona di combattimento e stanno aiutando la popolazione civile fornendo il più necessario e soprattutto sostegno spirituale”.

Da parte loro i salesiani della Polonia hanno avviato già il 24 febbraio, giorno dell’inizio della guerra, numerose raccolte nelle loro strutture. Sostengono la popolazione bisognosa raccogliendo ed inviando medicine, articoli per l’igiene, generatori di energia, coperte, cibo e tutto ciò che è necessario al confine e direttamente alle case salesiane (SDB e FMA) in Ucraina. “I primi trasporti sono già arrivati sul posto, altri sono in preparazione” riporta don Jacek Zdzieborski, Responsabile della Procura Missionaria salesiana di Varsavia. L’aiuto è fornito attraverso i Salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice che lavorano in Ucraina e che non hanno lasciato il Paese in questo momento difficile.

Ma la Famiglia Salesiana polacca è attiva a tutto campo: anche nell’accoglienza dei profughi, nella mediazione per la ricerca di un alloggio, e nell’organizzazione di assistenza medica, psicologica e legale. Nelle operazioni sono coinvolti anche tanti volontari, e negli oratori vengono organizzate lezioni e ci si prende cura dei bambini Ucraini al fine di rendere meno traumatico il loro adattamento alla nuova realtà.

Pure l’Ispettoria dell’Italia Nord-Est (INE) è direttamente coinvolta nel sostegno ai profughi di guerra: da INE, infatti, dipendono le case salesiane di Chişinău, in Moldavia, che già ospita circa 100 rifugiati ucraini, e di Bacau e di Costanza, in Romania, che si sono attrezzate per ospitarne. In spirito di solidarietà, poi, anche delle case di INE sul suolo italiano sono già all’opera nell’accoglienza, come quella di Bardolino, che ospita una donna ucraina e 4 bambini; e molte altre sono attive nella raccolta fondi e materiali per la popolazione ucraina.

Ancora, 500 kg di donazioni in natura sono stati inviati per via aerea in Ucraina dai Salesiani di Malta; mentre “Salesian Missions”, la Procura Missionaria salesiana con sede a New Rochelle, negli Stati Uniti, sta mettendo a disposizione una gran quantità di medicinali; e anche “Salesian Missions – Australia”, la Procura Missionaria salesiana dell’Ispettoria “AUL”, ha attivato la sua raccolta fondi a favore della popolazione bisognosa in Ucraina.

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