Camerun – Il Rettor Maggiore guida la riflessione sull’identità e la missione salesiane

21 Marzo 2022

(ANS – Yaoundé) – Nella giornata di sabato 19 marzo, durante gli Esercizi Spirituali che sta guidando per i Consigli Ispettoriali della Regione Africa-Madagascar, il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, ha invitato i confratelli a guardare all’identità e alla missione salesiana. Questo è stato il tema della conferenza tenuta nel mattino, completata nel pomeriggio da una sessione di dialogo franco e aperto con i presenti.

Il Rettor Maggiore ha sottolineato la necessità di conoscere Don Bosco, la sua pedagogia e la sua spiritualità, e di evitare certi pericoli, vigilando già nelle case di formazione. I giovani confratelli sono davvero “vicini” ai giovani e alla gente?  Prendono a cuore il lavoro manuale? Queste sono state alcune delle domande-provocazioni da lui lanciate.

Inoltre, ha rimarcato il valore della missionarietà, sia all’estero, sia interna alle Ispettorie, verso le aree più disagiate e povere. “Non si diventa salesiani di Don Bosco per il proprio paese, perché si appartiene alla congregazione”, ha aggiunto ancora, evidenziando che è importante avere una “mentalità missionaria” ed essere “disponibili”.

Rispondendo alle domande dei confratelli, ha parlato di tutte quelle circostanze in cui chi ha compiti di governo deve saper coniugare paternità e fermezza; ai timori per l’innalzamento dell’età media dei salesiani in certi continenti, ha fatto presente che in tante realtà del mondo ci sono opere senza “comunità di confratelli”, a gestione laicale: ciò che è importante è mantenere sempre un’identità salesiana.  

Citando l’esempio dell’Ispettoria del Vietnam, dove si contano 85 salesiani coadiutori su 388 confratelli, ha richiamato l’importanza di coltivare le vocazioni alla vita salesiana laicale. Ha anche parlato della trasparenza economica come una delle sfide proprie per la Regione; e ha affermato che è sempre necessario vivere una vita semplice, secondo i contesti in cui si opera, vincendo la sfida dell’individualismo e praticando la fraternità e l’obbedienza; e per questo ha ribadito che la comunione e l’unità siano tratti distintivi dei Consigli Ispettoriali.

Nel pensiero serale della “buonanotte” Don Á.F. Artime è tornato sul tema della missionarietà: ha elencato alcune tra le ultime presenze missionarie salesiane avviate negli ultimi anni, così come la crescita di presenze più antiche che ora si sono consolidate e sviluppate, come le Ispettorie dell’Africa Occidentale Nord, Africa Occidentale Sud, Africa Nigeria-Niger.

Pertanto, ha concluso: “Non dimentichiamolo: la nostra Congregazione è ‘missionaria’! Don Bosco aveva un grande cuore missionario”.

Gli Esercizi Spirituali sono proseguiti anche nella giornata di domenica 20 marzo, sempre con la conferenza mattutina del Rettor Maggiore e un tempo di dialogo nel pomeriggio.

Durante il suo intervento il X Successore di Don Bosco ha ricordato il significato di servizio che ha qualsiasi incarico nella Congregazione, e ha poi sottolineato alcuni aspetti che devono caratterizzare il lavoro delle équipe ispettoriali: queste devono essere e agire come comunità, non solo come una squadra tecnica; devono mantenere la fedeltà al carisma; devono operare con libertà e avere una “visione”; devono essere vicine ai confratelli, e dare buone testimonianze di vita salesiana. Il Superiore, in particolare, deve essere una guida, deve mostrare la sua paternità e deve essere vicino ai confratelli, anche attraverso le visite alle case.

Nel pomeriggio gran parte del dibattito ha riguardato il tema della formazione, affrontato sotto molti aspetti: la qualità della formazione, il suo sostentamento, la formazione nella missione…

Infine, nel pensiero della “buonanotte”, il Rettor Maggiore ha concluso la giornata illustrando ai presenti il progetto dei Luoghi Salesiani e i suoi avanzamenti in questi ultimi anni.

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