I volontari mostrano la bontà del loro cuore anche nel servizio h24 lungo i confini. “Quando giunge un’automobile, o se c’è da scaricare un camion di aiuti, basta fare una chiamata e arrivano in un attimo” afferma don Zenon Latawiec, Preside della scuola salesiana di Przemyśl. “Oggi, guardando le immagini delle nostre sale, potrebbe sembrare che l’oratorio sia pieno di prodotti, ma in realtà è pieno di cuori” conclude il salesiano con un tocco di poesia.
Ogni famiglia in fuga dalla guerra, ogni rifugiato accolto ha la sua storia. All’inizio ad alcuni bambini poteva sembrare quasi un viaggio avventuroso, una gita con la mamma, perché non era subito percepibile la paura; ma passato qualche giorno, gli stessi bambini si domandano: “Perché non c’è papà?”. E la risposta all’insensatezza della guerra per i salesiani può essere solo un rinnovato impegno alla solidarietà e alla creatività della carità.
Giovedì 7 aprile c’è stato un incontro delle Congregazioni Religiose attive in Polonia per condividere informazioni sul loro lavoro a favore della popolazione vittima della guerra. Da parte salesiana è intervenuto don Piotr Sosnowski, SDB, Vicario ispettoriale di Polonia-Varsavia (PLE), che ha presentato il lavoro e i processi eseguiti dai salesiani. Nell’occasione, i Figli di Don Bosco sono stati riconosciuti come la Congregazione con la più grande operazione di soccorso in atto e anche la più organizzata, sistematica e coordinata.
Oltre agli aiuti materiali, nelle case salesiane ci si occupa anche del benessere mentale e della serenità – per quanto possibile – dei nuovi arrivati. Per questo i ragazzi polacchi che abitualmente frequentano l’oratorio della Casa Ispettoriale di Varsavia, hanno organizzato uno spettacolo teatrale per intrattenere e rallegrare i loro nuovi amici ucraini, presenti in gran numero in quella struttura.
Altre notizie di impegno e soccorso salesiano vengono dall’Ispettoria della Repubblica Ceca (CEP). Don Vojtěch Sivek, Vicario e Delegato Ispettoriale per la Pastorale Giovanile, segnala la crescita nel numero di bambini e ragazzi che stanno frequentando le classi di tutoraggio per l’inserimento scolastico: sono diventati ben 450. Gli stessi allievi vengono aiutati con supporto spirituale e proposte di preghiera.
Infine, dall’Ispettoria salesiana “Santa Rosa” del Perù (PER), arriva un’altra testimonianza di vera generosità: mentre il Paese è di nuovo messo alla prova delle difficoltà economiche, divenute più dure proprio a causa dell’inflazione generata dalla guerra in Ucraina, i salesiani di quell’Ispettoria hanno inviato al Coordinamento Generale per la Gestione dell’Emergenza una significativa somma in denaro, raccolta attraverso una campagna realizzata tra i centri salesiani dell’Ispettoria. Insieme all’assegno “c’è anche la nostra solidarietà e gratitudine per tutto lo sforzo che state facendo a nome della Congregazione per essere samaritani verso questi fratelli che soffrono le conseguenze di una guerra ingiusta” ha affermato don José Valdivia, l’Economo ispettoriale.
