Portogallo – Il terrore della guerra raccontato da una giovane rifugiata

12 Aprile 2022

(ANS – Lisboa) – Miraslava Polovko è una ragazza ucraina come tante altre che a motivo della guerra scoppiata nel suo Paese ha dovuto abbandonarlo di corsa e scappare all’estero. Avendo vissuto l’infanzia e l’adolescenza in Portogallo, ha raccontato, in un portoghese perfetto, ai collaboratori di “Missão Don Bosco”, la Procura Missionaria salesiana di Lisbona, l’angoscia, i dolori e le sofferenze che da quasi 50 giorni colpiscono il suo popolo.

Mira, come preferisce essere chiamata, era tornata con la famiglia nella sua patria nel 2012. E ricorda bene il 24 febbraio 2022, il giorno che “ha sconvolto la vita di tutti, indifferentemente dal fatto se sei ricco o povero. Mai avrei pensato che una cosa del genere potesse accadere… Nel 21° secolo, dover fuggire dal proprio Paese, e non solo doverlo fare il più velocemente possibile” racconta.

Del giorno della fuga ricorda la paura e il disorientamento, così come il dispiacere che ha dovuto dare al suo fratellino. “È stata una mattina che ricordo con i brividi, tutti eravamo pieni di stress, nervosi e preoccupati – prosegue la giovane –. In quel momento non sapevo cosa fare. Correvo in giro senza sapere, io stessa, da dove cominciare. Una cosa avevo chiara, che la cosa più importante era prendere i documenti. Poi mi sono calmata e ho iniziato a fare i bagagli. Ho messo alcune cose per me e altre per mio fratello Alexandre, di 8 anni. E ricordo con quanta insistenza mi chiedeva di prendere dei giocattoli, ma io, con lo stress che avevo addosso in quel momento, a tutto quello che mi chiedeva, rispondevo: ‘No, Alexandre, no! Dobbiamo sbrigarci!’”.

Mentre metteva le cose nella valigia, le lacrime continuavano a scendere. E ancor più difficile è stato dire addio ai membri della famiglia che non potevano lasciare l’Ucraina. “Gli ultimi baci e abbracci dati ai miei nonni mi fanno piangere ogni volta che ci penso”, dice, rammaricandosi di non sapere quando li rivedrà e se li rivedrà vivi.

Ora il suo fratellino Alexandre e sua madre sono tornati in Portogallo, mentre lei si è rifugiata a Praga. Il padre, invece, è dovuto restare per servire il suo Paese in questo tempo di guerra.

In mezzo alla sofferenza, l’unico conforto per Mira è per gli altri familiari all’estero è quello di essere al sicuro. “Sì, oggi siamo lontani dal nostro Paese, ma anche dal terrore che c’è lì… Ogni giorno la situazione è più terribile: bambini, neonati, donne incinte e il resto della popolazione stanno morendo. Persone che volevano semplicemente vivere in pace...” denuncia la giovane.

L’accoglienza e la benevolenza che ricevette anni fa quando ancora bambina arrivò in Portogallo non le ha dimenticate, anzi, le sente ora più forti che mai. “Feci amicizie che porta avanti ancora oggi sin dal primo giorno di scuola e ricordo che poco dopo il nostro arrivo dissi a mia madre: ‘Mamma, la gente di questo Paese è molto carina’” … E ora di nuovo, a causa della guerra in Ucraina, sento di nuovo un enorme sostegno, da parte di persone adorabili, con un cuore enorme, che non avevano alcun obbligo di aiutare me e la mia famiglia. Non mi stancherò mai di ripeterlo, il vostro sostegno e aiuto significano molto per me”.

Tra le persone e istituzioni che aiutano i rifugiati ucraini c’è, infatti, anche “Missao Don Bosco”, che sin dai primi giorni dallo scoppio della guerra ha attivato una sua campagna di raccolta fondi. La Procura ha già inviato diverse tranches di aiuti e prosegue tuttora la sua raccolta fondi.

Fonte: Salesiani del Portogallo 

NOTIZIE CORRELATE

InfoANS

ANS - "Agenzia iNfo Salesiana" - è un periodico plurisettimanale telematico, organo di comunicazione della Congregazione Salesiana, iscritto al Registro della Stampa del Tribunale di Roma, n. 153/2007.

Questo sito utilizza cookie anche di terze parti, per migliorare l'esperienza utente e per motivi statistici. Scorrendo questa pagina o cliccando in qualunque suo elemento, acconsenti all'uso dei cookie. Per saperne di più o negare il consenso clicca il tasto "Ulteriori informazioni".