Thailandia – Il Rettor Maggiore ai salesiani: “Ricordate sempre che il vostro lavoro è annunciare la Buona Novella agli emarginati”

18 Maggio 2022

(ANS – Surat Thani) – Nella mattinata di ieri, martedì 17 maggio 2022, il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime e don Joseph Phuoc, Consigliere Regionale per l’Asia Est - Oceania, guidati da don John Bosco Dheparat Pitisant, Ispettore della Thailandia, si sono recati alla Cattedrale di San Raffaele, a Surat Thani, per incontrare i loro confratelli salesiani attivi in diversi settori pastorali di quella diocesi.

La diocesi di Surat Thani si estende su 14 province meridionali della Thailandia, con un’ampia diffusione di fedeli cattolici, in un contesto comunque religiosamente variegato, che vede una maggioranza buddhista, ma specifiche zone in cui la popolazione è quasi al 90% islamica. Questa complessa realtà pastorale è da sempre sotto la cura dei Salesiani, sin da quando la diocesi venne creata, separandola dalla diocesi di Ratchaburi, più di 50 anni fa, nel 1969. Il primo vescovo ne fu mons. Pietro Luigi Caretto, SDB (1969-1988); a lui è seguito mons. Michael Praphon, SDB (1988-2003) e, attualmente, dal 2004, è retta da mons. Joseph Prathan Sridarunsil, SDB.

Oggi nel territorio della diocesi sono attivi numerosi salesiani, incaricati della cura dei fedeli nelle parrocchie affidate ai Figli di Don Bosco. Ed è proprio a loro che ieri il Rettor Maggiore ha rivolto i suoi pensieri di incoraggiamento e sostegno. Nell’occasione ha consegnato loro il messaggio fondamentale che la missione che stanno svolgendo nella diocesi di Surat Thani è anche una missione salesiana. “Stiamo lavorando nella missione con un cuore salesiano” ha sintetizzato.

Poi, ha dato modo ai confratelli di presentarsi e di raccontare il lavoro che stanno svolgendo nella area di loro responsabilità. Quindi, sul finire dell’incontro, ha espresso la sua gioia per aver potuto incontrare i suoi confratelli e ha ringraziato l’Ispettore per aver organizzato questo appuntamento. Ha sottolineato ancora una volta che il loro è un lavoro salesiano, e degno di lode, perché è un annuncio della buona novella a coloro che sono lontani. Anzi, ha richiamato la Prima Lettura del giorno, tratta dagli Atti degli Apostoli, e ha portato loro l’esempio di San Paolo in visita ad Antiochia e alle piccole comunità cristiane, di cui si prendeva cura nello stesso modo in cui si prendeva cura delle grandi comunità. E in proposito ha anche osservato: “la cura pastorale dei fedeli richiede sacrificio e una profonda vita spirituale”.

Da ultimo, per animare i suoi confratelli attivi in questa missione, ha raccontato la storia di un missionario salesiano della Repubblica Ceca che opera in Siberia. “Vive in mezzo ai ghiacci, con una temperatura che raggiunge i -50 °C. La sua comunità è a 1.000 km di distanza e riescono a riunirsi appena una volta al mese. Ma i fedeli cristiani del luogo gli hanno fatto capire quanto sia importante per loro e che sono molto grati al loro parroco. ‘Avere un sacerdote qui tra noi ci fa capire che Dio non si è dimenticato di noi’, gli hanno detto".

Quindi, Don Ángel Fernández Artime ha concluso: “Incoraggio tutti i confratelli che lavorano qui in questa Diocesi: ricordate sempre che il vostro lavoro è annunciare la Buona Novella agli emarginati”, e li ha ringraziati per il loro lavoro nell’edificazione del Regno di Dio in quella regione.

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