Stati Uniti – Una testimonianza diretta sull’impegno salesiano per le vittime della guerra in Ucraina: l’Ispettore di Cracovia visita l’Ispettoria degli Stati Uniti Est

17 Giugno 2022

(New Rochelle) – Don Marcin Kaznowski, SDB, Superiore dell’Ispettoria “San Giacinto” di Polonia-Cracovia (PLS), sta visitando in questi giorni, dal 7 al 17 giugno, l’Ispettoria “San Filippo Apostolo” degli Stati Uniti Est (SUE). Lo scopo principale della sua visita negli Stati Uniti è quello di visitare i salesiani dell’Ispettoria PLS che prestano servizio nell’Ispettoria SUE, ma con l’occasione, durante il suo soggiorno presso la Casa Ispettoriale di New Rochelle, ha anche parlato dell’impegno dei salesiani dell’Ispettoria PLS che lavorano in Ucraina e di come le opere salesiane in Polonia si siano adattate alle conseguenze della guerra in Ucraina.

La risposta dei salesiani di PLS dopo lo scoppio guerra può essere sintetizzata in tre principali impegni. Fin dall’inizio c'è stato un primo sforzo concertato per fornire aiuti umanitari immediati a coloro che si trovavano nelle presenze salesiane in Ucraina e nelle loro vicinanze. Questo ha significato trasportare cibo, vestiti, materiali sanitari, generatori elettrici… ai centri salesiani, che sono diventati centri di distribuzione per le famiglie e gli altri centri vicini. Alcuni degli spazi più grandi, come le chiese, sono diventati magazzini, per immagazzinare i rifornimenti fino a quando essi non potessero essere smistati a chi ne ha bisogno.

Una seconda linea d’azione è stata quella di assicurare la continuità all’educazione degli studenti ucraini. Questo ha significato fornire agli studenti e agli insegnanti computer e altro materiale scolastico, in modo che potessero imparare a distanza. Alcuni studenti e insegnanti si sono rifugiati all’estero, ma sono riusciti a rimanere in contatto con le loro classi proprio grazie a questo sforzo. Le lezioni ora sono quasi terminate e presto si passerà ai campi estivi.

La terza risposta è stata l'accoglienza dei rifugiati in Polonia, per lo più donne e bambini. Essi sono stati accolti nelle case-famiglia, così come nelle comunità religiose, nelle parrocchie o in altri centri di servizio sociale, non nei campi profughi. Solo la Casa Ispettoriale di PLS conta attualmente 16 ospiti stabilizzati. Questa terza risposta comporta in verità un’intera gamma di altri impegni da mantenere: fornire cibo, vestiti, accompagnamento psicologico, formazione e inserimento lavorativo, assistenza ai bambini, attività ricreative....

Don Marcin ha anche testimoniato come nelle prime settimane di guerra, a motivo della sorpresa, ci sia stata un po' di confusione su come rispondere, come sostenere i servizi, come e con chi comunicare. Oggi la Procura Missionaria di Varsavia è l’incaricata di coordinare la distribuzione della maggior parte dei fondi nella regione, e la generosità pervenuta da tutto il mondo salesiano – compresi Canada e Stati Uniti – è stata davvero ragguardevole. Per il futuro, però, pesano alcune incognite. Ad esempio, il governo polacco è stato in grado di aiutare con alcuni fondi, ma questo aiuto terminerà a luglio.

Dato che la guerra tristemente prosegue, superata la fase di shock e smarrimento, per tanti rifugiati è arrivato il tempo di adattarsi ad a una nuova vita, mentre altri sono tornati in Ucraina, soprattutto se vivevano nella parte occidentale del Paese. Le grandi aree urbane polacche sono al limite della capacità di fornire servizi sociali e i nuovi arrivati vengono portati nella città e nei paesi più piccoli. C’è chi in Polonia è riuscito anche a trovare lavoro, anche se non è facile per le donne ucraine trovarne uno in grado di sostenere la famiglia. Quanto ai minori, si stima che siano circa 300.000 i ragazzi ucraini in età scolare che si sono rifugiati in Polonia. A loro vengono impartite lezioni di lingua polacca, in modo che a settembre possano meglio integrarsi nel sistema scolastico, e anche le sette scuole dell’Ispettoria PLS si stanno preparando per l'inserimento degli studenti ucraini.

In generale, don Kaznowski ha riferito di esser riuscito a mantenere una comunicazione regolare con i salesiani in Ucraina attraverso internet, e qualche settimana fa ha anche potuto incontrare di persona i salesiani di Leopoli, che continuano sempre ad aiutando le famiglie locali, strette tra la scarsità di beni e i prezzi elevati. Da parte sua don Kaznowski commenta che ogni persona ha una sua storia unica in questa tragedia: alcuni arrivano in Polonia perché le loro case sono state bombardate, altri tornano in Ucraina per tenere unita la famiglia… In mezzo a tutto il dolore, c’è anche tanta bontà che brilla nell’accoglienza di tante persone, nei salesiani che giocano con i bambini ucraini nella Casa Ispettoriale, nella generosità e nella solidarietà di tanti…

Per saperne di più sulla risposta dei Salesiani all’emergenza della guerra in Ucraina, in rete sono disponibili numerosi video realizzati da “Salesian Missions”, la Procura Missionaria salesiana di New Rochelle.

Don Tim Zak, SDB, Ispettore SUE

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