Ciad – I salesiani a Doba, impegnati a garantire l’alimentazione dei bambini

17 Giugno 2022

(ANS – Doba) – Complici anche le difficoltà di approvvigionamento dovuto alla situazione internazionale, una grave emergenza alimentare sta colpendo numerosi Paesi africani. Si tratta di un pericolo concreto per la vita di milioni di persone nell’intero continente. A margine della Giornata del Bambino Africano, celebrata ieri, 16 giugno, in tutta l’Africa, è opportuno ricordare l’impegno salesiano per garantire il diritto all’alimentazione dei più piccoli; un impegno che viene portato avanti in tanti luoghi diversi, tra cui anche il Ciad.

La realtà ciadiana è quella comune a tante realtà africane: grande abbondanza di risorse, ma povertà estremamente diffusa. Il sottosuolo del Paese è fra i più ricchi dell’Africa, grazie a numerosi giacimenti di petrolio, oro e uranio. Ciononostante, il Paese è tra i più poveri al mondo. La presenza di risorse naturali, infatti, porta giovamento solo ad una ristretta élite, mentre il 43% dei bambini sotto i 5 anni è malnutrito, il 66% vive sotto la soglia di povertà. Inoltre la scuola, la salute pubblica, il lavoro… tutti gli ambiti più importanti della vita di uno stato si reggono in un clima di precarietà e infatti la quasi totalità della popolazione ha difficoltà all’accesso all’istruzione e alla sanità.

I Figli di Don Bosco dal 1995 si sono stabiliti anch’essi in questo complicato Paese, consapevoli di non potere, da soli, risolvere ogni problema, ma ben determinati a migliorare con tutti i loro mezzi e risorse la situazione dei più poveri tra i poveri.

La loro prima opera venne creata a Sarh, una città nel meridione, che con i suoi 120mila abitanti rappresenta la terza maggiore città del Paese. Nel 1998 i Salesiani iniziarono il loro lavoro nella capitale, N’Djamena, e nel 2013 avviarono una terza un’opera nella città di Doba.

I salesiani della missione di Doba gestiscono, all’interno del piccolo plesso “San Domenico Savio”, un asilo e una scuola elementare. Un po’ le carenze endemiche, un po’ la crisi internazionale, attualmente necessitano del sostegno internazionale per poter continuare la loro missione a favore dell’alimentazione dei più piccoli. C’è bisogno di farina, olio, riso, fagioli, zucchero, arachidi… che serviranno a nutrire e a favorire la crescita e lo sviluppo delle centinaia di bambini che frequentano le scuole missionarie, che hanno dai 3 ai 12 anni.

In Ciad solo l’1% dei bambini è iscritto nella fascia prescolare, mentre quasi 6 milioni sono considerati a rischio sanitario per malnutrizione ed esposizione ad infezioni gravi. Le Nazioni Unite sostengono che 5,5 milioni di persone in Ciad avranno bisogno di assistenza umanitaria quest’anno, un’emergenza che, come sempre, colpisce per primi i più piccoli e i più fragili.

Per ulteriori informazioni, visitare il sito: www.missionidonbosco.org 

InfoANS

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