Con il frutto della generosità di tante persone, sapientemente raccolto e ordinato dalla Procura Missionaria di New Rochelle, i salesiani di Kabwe hanno potuto tirare su dei nuovi e confortevoli ambienti dove i loro giovani allievi possono ora studiare e crescere in condizioni adeguate: sono state gettate le fondamenta, erette le pareti, installate porte e finestre, è stato posato il tetto e sono stati realizzati l’impianto elettrico e idraulico. Infine, è stato possibile anche acquistare tutti i banchi, le sedie e tutti gli strumenti necessari.
Circa 150 allievi e 200 allieve già beneficiano delle nuove aule. Si tratta di ragazzi e ragazze per i quali l’educazione salesiana è una vera benedizione. La maggior parte delle famiglie intorno alla comunità salesiana, infatti, appartiene a realtà e contesti socialmente vulnerabili.
In passato, a Kabwe c’erano molti posti di lavoro nell’industria mineraria su cui la popolazione locale faceva affidamento. Ma a seguito della privatizzazione delle miniere, una buona fetta della popolazione è rimasta disoccupata. Molti giovani della regione sono costretti a chiedere l’elemosina o cadono nelle trappole della droga o dell’affiliazione a bande criminali. La condizione peggiore, come tristemente spesso accade, è quella delle ragazze, la cui educazione non viene ritenuta prioritaria, e che si ritrovano pertanto più esposte al rischio di sfruttamento.
I salesiani hanno avviato a Kabwe una scuola primaria e secondaria, in collaborazione con altre organizzazioni educative e con l’approvazione delle autorità. Nella comunità in cui ha sede la scuola vivono molti giovani e le altre scuole non riuscivano a soddisfare la domanda di educazione, in particolare per gli ultimi anni della scuola secondaria.
Ora, con queste nuove aule, i Figli di Don Bosco sono riusciti a colmare il vuoto di opportunità prima esistente per i giovani poveri, che non potevano permettersi altre scuole, e possono offrire loro, invece, un’occasione di educazione e di futuro. A ben guardare, infatti, non si tratta solo di mura e spazi: il progetto salesiano serve a dare una formazione ai ragazzi e alle ragazze bisognose per dotarli di competenze e conoscenze che consentano loro di vivere una vita dignitosa e autosufficiente.
“Siamo davvero molto grati ai nostri benefattori che hanno potuto aiutare questa scuola secondaria salesiana a costruire altre aule per soddisfare la crescente domanda di istruzione – ha affermato don Gus Baek, Responsabile della Procura Missionaria salesiana di New Rochelle –. Ottenere un’educazione e le competenze necessarie per l’occupazione permette ai giovani di prendersi cura di se stessi e delle loro famiglie, migliorando le loro vite e le loro comunità”.
In Zambia il 64% della popolazione vive sotto la soglia di povertà, un tasso che sale all’80% nelle zone rurali, stando ai dati dell’UNICEF. Inoltre, negli ultimi tre decenni, i redditi sono diminuiti costantemente; e pure l’HIV/AIDS ha imposto un pesante tributo al Paese – tanto che in Zambia ci sono 1,2 milioni di bambini orfani, che devono lottare sin da piccoli per ricevere un’educazione, i servizi essenziali e una speranza per il loro futuro.
Fonte: Salesian Missions
