Angola – Paulo Cayeye, un esempio di resilienza e ripartenza grazie al programma “Un nuovo inizio”

01 Agosto 2022

(ANS – Luanda) – Paulo ha iniziato ad avere problemi con la legge sin da quando aveva 10 anni. La sua famiglia era rattristata, perché trascorreva per strada la maggior parte delle sue giornate, frequentando cattive compagnie dalle quali venne introdotto al consumo di sostanze stupefacenti e a commettere dei crimini. Ha trascorso quasi due anni in un centro di disintossicazione e ha visto un amico ucciso durante una rapina. La sua vita è cambiata grazie ai Salesiani e al loro programma “Un nuovo inizio”. Oggi è un modello per molti giovani e per le loro famiglie.

Il progetto salesiano “Un nuovo inizio” intende contribuire alla tutela e alla promozione dei diritti dei minori in conflitto con la legge in Angola. È co-finanziato dall’Unione Europea e coinvolge diverse organizzazioni e istituzioni, nazionali e internazionali.

Paulo Cayeye oggi è un giovane che è diventato un punto di riferimento e lo specchio in cui molti minori che partecipano al programma si guardano. “Un nuovo inizio” attualmente lavora con 208 minori e, in una logica di accompagnamento, con le loro famiglie. Di questi minori, 58 sono stati sottoposti a misure di libertà vigilata, 83 a lavori socialmente utili, 28 a misure di protezione sociale e 39 sono in attesa di una decisione giudiziaria.

Tra le tante attività, i minori e le loro famiglie partecipano a laboratori di riferimento, con protagonisti che raccontano storie personali di resilienza e ripartenza, sviluppo personale, disegno e capacità genitoriali. Gli obiettivi del programma sono il reinserimento familiare e l’inizio di una nuova vita grazie alla formazione educativa e alle competenze sociali offerte.

Uno dei protagonisti dei laboratori per i giovani è Paulo, che già a 10 anni usciva di casa la mattina e tornava la sera senza andare a scuola e senza ascoltare gli avvertimenti della madre: “Paulo, ti vogliamo tanto bene, perché vuoi perderti in questa vita di criminalità?” le diceva la donna; ma Paulo non vedeva alcun problema in quello che faceva.

Oggi però riconosce: “Ho avuto una vita molto turbolenta e pericolosa a causa di ciò che facevo. Abbiamo dato tanta tristezza e dolore. Eravamo cinque amici e nessuno riusciva a fermarci. Una volta, quando ero in un centro di disintossicazione uno dei miei amici ha cercato di rapinare un negozio e la guardia di sicurezza gli ha sparato. Ho passato quasi due anni in quel centro, e quando sono uscito ho deciso di cambiare vita e di ascoltare i miei genitori”, testimonia oggi Paulo.

Al tempo stesso, Paulo manda un messaggio anche ai genitori dei ragazzi difficili, e cioè di non abbandonarli quando si trovano in difficoltà e di credere in loro per aiutarli a cambiare comportamento. “Io sono un esempio di questo cambiamento, grazie al progetto ‘Un nuovo inizio’ e ai Salesiani. Sono tornato a scuola e sto frequentando un corso tecnico di meccanica, che è uno dei miei sogni con il quale spero di poter aiutare i miei genitori”.

“Il progetto ‘Un nuovo inizio’ – conclude Paulo – mi ha fornito assistenza medica e psicologica, oltre a corsi tecnici e pratici, che hanno contribuito notevolmente al mio recupero con il pieno sostegno della mia famiglia. Grazie ai Salesiani, ora sono una persona nuova, pronta ad aiutare altri giovani”.

Fonte: Misiones Salesianas

InfoANS

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