Sri Lanka – “Bosco Sevana”: la casa-famiglia salesiana che accoglie e fa crescere i minori in difficoltà

05 Ottobre 2022

(ANS – Uswetakeiyawa) – Tra le diverse case salesiane animate dai Figli di Don Bosco nella Visitatoria “San Giuseppe” dello Sri Lanka spicca un’opera sociale dedicata al recupero dei giovani poveri e più bisognosi: si tratta del centro “Bosco Sevana”, situato nella piccola cittadina costiera dello Sri Lanka di Uswetakeiyawa. Costruita e avviata oltre 25 anni fa, nel 1996, come centro di riabilitazione per i minori vittime di abusi sessuali, è riuscita a contrastare efficacemente il tasso di abuso minorile del distretto, ed è stata poi convertita in una casa-famiglia per ragazzi dove i più poveri, emarginati e vulnerabili, come i bambini di strada o quelli orfani, vengono accolti e guidati a diventare cittadini responsabili.

La realtà di Uswetakeiyawa resta, però, ancora oggi, problematica. È un piccolo villaggio ubicato nei pressi di Negombo, uno dei maggiori centri commerciali del Paese e la sua area ospita una vasta popolazione bilingue (singalese/tamil) con una maggioranza di cattolici ed è nota per le sue lunghe spiagge e l’industria della pesca. La maggior parte della sua popolazione è composta da famiglie di pescatori molto povere, che svolgono un lavoro stagionale; vanno a pescare in luoghi lontani, lasciando i figli incustoditi.

Questi minori, che sono per lo più nella fascia di età tra i 7 e i 16 anni, spesso crescono abbandonati a se stessi e iniziano ad essere vittime di tossicodipendenza e abusi sessuali fin da piccoli. Di conseguenza, il tasso di abbandono scolastico è cresciuto in modo allarmante, superando il 53%. La recente crisi politica che ha investito il Paese è infatti solo l’ultimo dei problemi in ordine di tempo che aggravano una situazione già drammatica per la popolazione.

A fronte di queste difficoltà, e riconoscendo il valore prioritario dell’azione salesiana realizzata al “Bosco Sevana”, si sta muovendo la grande macchina della solidarietà internazionale. “Missioni Don Bosco”, la Procura Missionaria salesiana di Torino, ha infatti lanciato un progetto per sostenere le spese di gestione del centro, che attualmente ospita 30 bambini in condizione di vulnerabilità.

Negli anni l’attività è riuscita a sostenersi grazie alla generosità di persone e organizzazioni locali, ma a causa dell’attuale crisi economica presente nell’isola, le spese non sono più sostenibili e i religiosi locali hanno bisogno di aiuto per continuare ad offrire un futuro migliore per i ragazzi che si trovano sotto la protezione di Don Bosco.

L’obiettivo del progetto è molteplice: garantire ai minori accolti una sana alimentazione e una valida assistenza sanitaria; fare in modo che possano frequentare la vicina scuola statale; permettere loro di partecipare alle lezioni serali di rafforzamento educativo – che peraltro beneficiano anche i bambini della zona –; e, in generale, dare loro la possibilità di continuare a crescere in un ambiente familiare protetto, godendosi i momenti di sport e gioco come tutti i bambini del mondo.

Per ulteriori informazioni, visitare il sito: www.missionidonbosco.org 

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