Repubblica Democratica del Congo – L’appello di don Basañes: “Testimoniare il Vangelo della riconciliazione”

23 Novembre 2022

(ANS – Goma) – Continua a restare critica la situazione nell’Est della Repubblica Democratica del Congo (RDC), e in particolare nei pressi di Goma, dove dall’8 novembre diverse centinaia di famiglie, stimate in diverse migliaia di persone, provenienti dal nord della città di Goma, hanno occupato tutte le aree gioco intorno al centro salesiano “Don Bosco Ngangi”.

Come raccontato dall’Agenzia Fides, dalla fine dello scorso anno uno dei gruppi ribelli della zona ha ripreso le armi, a giugno scorso si è impadronito di Bunagana, al confine con l’Uganda, e, dopo diverse settimane di calma, è partito il 20 ottobre all’offensiva, estendendo il territorio sotto il suo controllo. Per questo migliaia di persone – uomini, donne, bambini e anziani – hanno iniziato a fuggire dalle zone più pericolose della regione per cercare di salvarsi.

La situazione è peggiorata negli ultimi giorni, dato che il fronte si è avvicinato a Goma. Si parla di 40mila sfollati interni alla RDC. Uhuru Kenyatta, ex Presidente del Kenya e inviato dell’Unione Africana come facilitatore per i negoziati tra i belligeranti, dopo aver visitato il campo degli sfollati, in una conferenza stampa ha implorato: “Prima arrestiamo la guerra, poi iniziamo il dialogo. Non possiamo far vivere come animali i bambini, le madri, gli anziani. Non diciamo: prima parliamo. No, prima fermiamo la guerra”.

Don Guillermo Basañes, Superiore dei Salesiani dell’Africa Centrale (AFC), in una circolare indirizzata ai suoi confratelli, ha offerto alcune indicazioni: “Siate vicini soprattutto ai più vulnerabili: bambini, neonati, malati, anziani. Che nessun discorso di odio esca dalla nostra bocca, nemmeno per insinuazione. Il Signore ci ha posto, qui e oggi, per testimoniare il Vangelo della riconciliazione, del perdono e dell’amore ai nemici. Questa è precisamente la nostra ‘debolezza’-forza. Non risparmiate parole per denunciare con forza il male di questa guerra e l’irresponsabilità criminale dei suoi autori, come di chi la guarda passivamente. Qui si applicano perfettamente le parole del Papa sulla guerra in Ucraina: ‘La guerra è di per sé un errore e un orrore! Una terribile e inconcepibile ferita dell’umanità (…) Quanto altro sangue dovrà essere versato per farci capire che la guerra non è mai una soluzione, ma solo distruzione? (…) Per favore fate respirare alle giovani generazioni l’aria sana della pace e non l’aria inquinata della guerra che è follia!’”.

“Pregate e fate pregare per i nostri benefattori” conclude, infine, don Basañes, mentre da varie presenze salesiane in tutto il Paese, così come da diverse Procure Missionarie e organismi salesiani internazionali, si rinnovano anche gli appelli a diffondere e far conoscere la triste realtà di questa guerra “dimenticata” da troppi mezzi di comunicazione, e di fare pressioni sulla società civile e i decisori pubblici per chiedere ai governi di parlare e agire per la pace nella regione dei Grandi Laghi.

InfoANS

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