Ucraina – Celebrare il Natale con le temperature sotto lo zero, senza acqua, elettricità e riscaldamento

23 Dicembre 2022

(ANS – Dnipro) – Domani, giorno della Vigilia di Natale, si compiranno i 10 mesi dall’inizio dei bombardamenti in Ucraina. Trecento giorni di angoscia, dolore, fughe e incertezza. La guerra ha lasciato migliaia di morti e feriti, milioni di sfollati e rifugiati e quasi 16 milioni di persone che hanno urgente bisogno di assistenza umanitaria. Gli aiuti, finanziari e materiali, continuano a essere inviati senza sosta, per alleviare gli effetti devastanti della guerra sulla popolazione ucraina. Tuttavia, la massiccia ondata di attacchi aerei iniziata il 10 ottobre ha danneggiato le infrastrutture essenziali per il gas, l'elettricità e l'acqua e ha aggravato ulteriormente la situazione già disperata della popolazione, a causa delle basse temperature e delle forti nevicate.

Anche se si avvicina il Natale, quindi, ci sono milioni di storie di dolore che continuano a scuotere le nostre coscienze. Proprio quando sembrava che avessimo superato il peggio della pandemia, sono iniziati i bombardamenti in Ucraina. Da allora, il mondo intero ha subito le conseguenze della guerra nel cuore dell'Europa.

Tra le tante storie, c’è quella di Daryna, che ha lasciato Dnipro alla fine di febbraio, con i primi bombardamenti, e vi ha fatto ritorno in estate, con i suoi tre figli piccoli. Suo padre e suo marito stanno ancora combattendo lontano da casa e lei non ha risorse per affrontare l'inverno. "La casa è danneggiata e le finestre sono state rotte dalle schegge – ha spiegato – passiamo intere giornate senza riscaldamento e acqua calda, e nei supermercati non c'è più nulla. Fa troppo freddo per i bambini e vogliamo che la guerra finisca subito", ha proseguito.

Per questo motivo, i missionari salesiani, con l'aiuto delle Procure Missionarie e delle ONG salesiane, stanno continuando la campagna “Emergenza Ucraina”. Combattere il freddo con la distribuzione di indumenti isolanti e caldi e aiutare a sistemare case, spazi collettivi e scuole sono state le priorità degli ultimi mesi.

"Questo Natale ricorderemo le festività dello scorso anno, quando eravamo tutti insieme a festeggiare. Le circostanze sono cambiate, ma non perdiamo la speranza che la nascita di Gesù ci porterà la pace e che presto saremo di nuovo uniti", ha aggiunto Daryna.

E mentre la guerra in Ucraina continua, nel mondo imperversano ancora crisi economiche, le gravi conseguenze dei cambiamenti climatici e, purtroppo, altre guerre. Si combatte in Siria, in Sudan del Sud, nella Repubblica Democratica del Congo, in Venezuela e in Nigeria. Ci sono, poi, le storie drammatiche di milioni di minori in situazioni di strada o vittime della tratta, minori privati della libertà o costretti a vendere i propri corpi per potersi sfamare. Ci sono bambini rifugiati, migranti, orfani a causa della pandemia e impossibilitati a frequentare la scuola. Ci sono milioni di storie, una per ogni persona di cui i missionari salesiani si prendono cura nel mondo.

Per tutti questi motivi, “Misiones Salesianas”, la Procura Missionaria di Madrid, continua a lavorare con l’obiettivo di “dare una svolta a queste situazioni, per continuare a portare aiuto e speranza ai gruppi più svantaggiati e sofferenti. Vogliamo riempire di buone notizie i luoghi in cui lavoriamo e seminare pace in ogni situazione dolorosa che affrontiamo”.

Fonte: Misiones Salesianas

InfoANS

ANS - "Agenzia iNfo Salesiana" - è un periodico plurisettimanale telematico, organo di comunicazione della Congregazione Salesiana, iscritto al Registro della Stampa del Tribunale di Roma, n. 153/2007.

Questo sito utilizza cookie anche di terze parti, per migliorare l'esperienza utente e per motivi statistici. Scorrendo questa pagina o cliccando in qualunque suo elemento, acconsenti all'uso dei cookie. Per saperne di più o negare il consenso clicca il tasto "Ulteriori informazioni".