Perù – Nonostante la crisi sociale, la morte e le proteste, i giovani celebrano la festa di Don Bosco

01 Febbraio 2023

(ANS - Lima) – In una situazione di caos e conflitto sociale, in cui Lima, la capitale del Perù, soffre per gli scontri delle forze politiche dovuti alla mancanza di accordi, i giovani di diverse opere salesiane in Perù hanno celebrato la festa di Don Bosco.

Le notizie di oggi, come quelle di settimane fa, parlano solo dei 58 morti, delle proteste e delle manifestazioni in diverse zone di Lima e dei dipartimenti del Perù. Basta scorrere i media per rimanere attoniti e senza speranza, notando le nuove manifestazioni, i blocchi stradali, le indagini sulla morte di alcune persone… Sembra che una soluzione non arrivi mai.

Qualche giorno fa, il Nunzio Apostolico in Perù, Mons. Paolo Rocco Gualtieri, durante il suo saluto alla Presidente Dina Boluarte in occasione del nuovo anno 2023, ha espresso in modo chiaro e preciso. “Quando una parte della società pretende di godersi il mondo come se i poveri non esistessero, ci sono delle conseguenze. Ignorare l’esistenza e i diritti degli altri, prima o poi, provoca una qualche forma di violenza inaspettata, come stiamo vedendo in questi giorni”.

Nonostante la crescita economica del Paese, i poveri rimangono tali e basta notare che nel 2022 “la povertà in Perù è salita al 30%”. Non sono solo cifre e statistiche, ma milioni di persone che versano in povertà. Ecco, dunque, il grido silenzioso del Nunzio: “Ignorare l’esistenza e i diritti degli altri provoca una qualche forma di violenza”. E ora i peruviani sono in lutto per la morte di 58 persone. Da parte sua, durante una Messa domenicale per ricordare i peruviani morti nelle proteste, l’arcivescovo di Lima, Mons. Carlos Castillo, ha dichiarato categoricamente: “I nostri morti non sono morti a noi estranei”.

I Salesiani seguono da vicino la situazione e continuano a pregare per la situazione in Perù in tutte le opere salesiane. E in mezzo a questa crisi, i più dimenticati sono gli adolescenti e i giovani.

Ma non è così per i salesiani, che hanno opere in varie parti del Perù e promuovono vacanze educative con centinaia e centinaia di giovani. “Qui siamo felici - ha detto un giovane della parrocchia di Breña, a Lima - perché abbiamo spazi per stare insieme, giocare, pregare ed essere amici”.

In mezzo al caos sociale e politico, la festa di Don Bosco non è passata inosservata. Non è stato possibile svolgere molte attività o processioni nelle città a causa della situazione sociale, ma il mondo giovanile rimane sempre vicino a Don Bosco, perché egli continua ad essere sempre Padre e Maestro della gioventù.

InfoANS

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