Etiopia – Visita del Consiglio della Visitatoria AET alle comunità del Nord

21 Marzo 2023

(ANS – Makalle) – Per più di due anni, a causa della guerra, le comunicazioni e l’animazione delle quattro comunità salesiane nel Nord dell’Etiopia (Makalle, Adigrat-Gola, Adwa e Shire) sono state interrotte. All’inizio di novembre 2022 è stato firmato un accordo di pace tra il Governo Federale dell’Etiopia e il Governo Regionale del Tigray, in seguito al quale sono stati aperti alcuni accessi e sono state concesse possibilità di visita - anche se molto resta ancora da fare. Il Consiglio della Visitatoria salesiana “Maria Kidane Meheret” dell’Etiopia (AET) ha quindi deciso di tenere la propria riunione del mese di marzo nel Nord e di visitare tutte e quattro le comunità. Di seguito riportiamo il resoconto di questo viaggio, realizzato dal 2 all’8 marzo scorsi.

Il volo ci ha portato da Addis Abeba a Shire giovedì 2 marzo 2023. Da Shire siamo partiti in auto fino a Makalle. In ogni comunità abbiamo potuto visitare i dintorni e avere un momento di condivisione con i confratelli. L’incontro ha riguardato due punti: permettere ai confratelli di esprimere alcune delle loro esperienze e dei loro sentimenti; condividere le idee su cosa fare ora e cosa sognare per il futuro.

Come Consiglio della Visitatoria, non abbiamo avuto abbastanza parole per ringraziare i confratelli per le testimonianze che hanno dato stando con la gente per due anni in una situazione così inimmaginabile. Non sono riusciti a esprimere tutte le loro esperienze e i loro sentimenti. Le cose che sono accadute per due anni non si pensa siano possibili nel XXI secolo. È così triste che l’umanità sia scesa così in basso, che non ci fosse alcuna voce per la sofferenza di quasi sette (7) milioni di persone senza scuola, ospedali, telefono, trasporti (sia aerei, sia di terra)... sotto la continua minaccia di bombardamenti e uccisioni. I nostri confratelli, senza alcuna eccezione, sono stati con la gente. Le comunità locali erano molto grate per la presenza dei salesiani in mezzo a loro in questo momento critico. Non si trattava di quello che potevano offrire materialmente – che, quando è stato possibile, era molto buono – ma della loro semplice presenza.

I confratelli ci hanno detto che si sentivano davvero tagliati fuori dalla Visitatoria e da tutta la Congregazione. Sentivano che le comunicazioni non erano sufficienti, si sentivano abbandonati a se stessi. Sono stati onesti e coraggiosi nel condividere ciò che sentivano. Allo stesso tempo, hanno riconosciuto alcuni degli sforzi che sono stati fatti, ma l’assedio è stato troppo lungo: rimanere sotto assedio per due anni è davvero troppo.

Abbiamo capito che l’intera popolazione, compresi i nostri confratelli, è fortemente traumatizzata e che è necessario un processo sistematico di guarigione.

Anche se le armi tacciono, ci sono ancora alcune zone - da cui provengono un buon numero di confratelli - che non sono accessibili e i confratelli non hanno ancora notizie dalle loro famiglie. Le scuole non sono ancora aperte (ed è oramai il quarto anno); le banche ufficialmente sono state riaperte, ma sono poche le filiali funzionanti e si fanno lunghe code per ricevere solo 2000-3000 birr (equivalenti a 30-50 euro); per volare ci sono molte restrizioni (per uscire dal Tigray bisogna avere 65 anni o più, o avere delle lettere per motivi di cura o di lavoro ed ottenere i biglietti online come per gli altri voli nazionali non è possibile).

Quanto a noi salesiani, abbiamo iniziato con le classi di tutoraggio in tutte le nostre quattro comunità per i più giovani. Almeno i bambini possono stare nei nostri centri. Ci sono insegnanti (dei settori accademici o tecnici), un buon numero di volontari e studenti delle scuole superiori e delle università.

Allo stesso tempo, l’Ufficio Ispettoriale e l’Ufficio di Pianificazione e Sviluppo (PDO) continuano a sostenere le persone bisognose, soprattutto nel Nord, con generi alimentari e non. Siamo molto grati al Don Bosco Network che è così generoso nel finanziare questa assistenza. Tutti i membri – Fondazione DON BOSCO NEL MONDO (Roma), Bosco Mondo (Bonn), Irlanda, Canada, Australia, Torino, Volontariato Internazionale per lo Sviluppo (VIS)... – così come tanti donatori individuali ci hanno assistito e ci assistono tuttora. C’è stato un tentativo da parte della Procura Missionaria salesiana di New Rochelle (USA) di inviare generi alimentari attraverso un container, ma stiamo ancora incontrando difficoltà nell’importarli. Un container inviato come prova con generi alimentari è ancora in Gibuti e non siamo sicuri di riuscire a ottenere il permesso.

Le necessità ora possiamo dividerle tra quelle a breve e a lungo termine. Per il momento c’è bisogno di una risposta d’emergenza con cibo e materiale sanitario, oltre a materiale sportivo e di cancelleria per i giovani che vengono a seguire i corsi di tutoraggio. E anche il percorso di guarigione dal trauma subito deve iniziare ora e dovrà continuare.

Sul lungo periodo, la questione sarà la riabilitazione, la ricostruzione, la ripresa delle scuole ufficiali, la formazione dei giovani che sono stati tolti alle armi, di quelli rimasti disabili o mentalmente disturbati... ecc. Le nostre quattro comunità sono convinte che questo processo di pace continuerà a portare avanti l’accordo firmato e che lentamente si arriverà alla “normalità”. Sono pronte ad offrire corsi di formazione a breve termine per molti giovani uomini e donne, in acconciatura, informatica, cucina, cucito, saldatura, automobilismo…

Ma le sfide non mancano. Le nostre realtà non hanno tutte le preparazioni necessarie nei campi, non sono fatte per accogliere tutti (inclusività), sia per quanto riguarda le strutture, sia per ciò che concerne l’erogazione dei corsi.

Questa comunicazione intendeva dare notizia che il Consiglio di AET ha finalmente potuto visitare i nostri confratelli e le nostre comunità nel Nord, ed evidenziare la situazione. 

Siamo molto grati per le vostre preghiere, il vostro sostegno e la vostra comprensione.

Abba Lijo Vadakkan, SDB

Consigliere della Visitatoria

 

NOTIZIE CORRELATE

InfoANS

ANS - "Agenzia iNfo Salesiana" - è un periodico plurisettimanale telematico, organo di comunicazione della Congregazione Salesiana, iscritto al Registro della Stampa del Tribunale di Roma, n. 153/2007.

Questo sito utilizza cookie anche di terze parti, per migliorare l'esperienza utente e per motivi statistici. Scorrendo questa pagina o cliccando in qualunque suo elemento, acconsenti all'uso dei cookie. Per saperne di più o negare il consenso clicca il tasto "Ulteriori informazioni".