Siria – A due mesi dal terremoto migliaia di persone ad Aleppo vivono la Settimana Santa senza poter entrare nelle loro case

05 Aprile 2023
Foto ©: Misiones Salesianas

(ANS – Aleppo) – “Cerchiamo di tornare alla normalità, ma ancora siamo in un clima di attesa”, dicono i missionari salesiani di Aleppo, che stanno vivendo un’altra Settimana Santa speciale insieme alla popolazione locale. La normalità è rappresentata dalla ripresa delle attività per oltre 1.000 bambini e ragazzi del centro giovanile salesiano di Aleppo, mentre l’attesa “è dovuta alla paura di un altro grande terremoto, dai problemi di sonno della maggior parte della popolazione e dalle migliaia di persone che non possono ancora tornare nelle loro case”. I Salesiani continuano ad essere attivamente coinvolti per far fronte all’emergenza, distribuendo cibo, buoni carburante e assistenza tecnica gratuita per monitorare i danni strutturali agli edifici.

Jamil stava dormendo all’11° piano del suo edificio con i genitori e i fratelli quando il terremoto ha colpito Siria e Turchia, alle prime ore del 6 febbraio 2023. Racconta: “Non so come abbiamo fatto a scendere tutti i piani, ma siamo arrivati al sicuro”. Ci sono volute settimane prima che potessero tornare a casa, durante le quali sono sempre stati ospitati dai salesiani di Aleppo. Ora, prosegue, “siamo rientrati a casa, ma mio padre non riusciva a dormire, aveva problemi a respirare e il suo cuore batteva forte, così ora dorme in un piccolo negozio dove lavora”.

Il terremoto ha peggiorato la situazione sanitaria del Paese, già drammatica a causa della guerra. Sono stati rilevati casi di colera, scabbia, diarrea, epatite e morbillo, ma a causa della carenza di medici e di infrastrutture, gli ospedali privati, inaccessibili ai più, sono l’unica soluzione. Secondo le Nazioni Unite, in Siria sono crollati più di 9.000 edifici e altrettanti sono inagibili; si è calcolato che sono 8,8 milioni le persone colpite da questo disastro naturale e che hanno bisogno di assistenza d’emergenza.

Per affrontare il trauma e offrire sostegno psicosociale agli abitanti di Aleppo, i salesiani di Damasco hanno organizzato finora tre sessioni, di tre giorni ciascuna, dedicate all’accoglienza di circa 25-30 giovani animatori della Casa Don Bosco di Aleppo. “L'iniziativa è stata meravigliosa per i ragazzi – riporta Mateo Colmenares, volontario salesiano ad Aleppo –. Da un lato, sono stati i primi giorni dal terremoto in cui abbiamo tutti concordato di aver riposato e dormito bene; dall’altro è stato un modo per ricaricare le batterie per continuare ad aiutare i bisognosi durante questa Settimana Santa”.

Migliaia di persone non possono ancora accedere alle loro case ad Aleppo. I Salesiani hanno ripreso le attività per 1.100 bambini e ragazzi, senza dimenticare la popolazione colpita dal terremoto. In questi giorni, molte famiglie si recano al centro “Casa Don Bosco” per le celebrazioni pasquali, in un’atmosfera marcata dalla speranza come loro unica ancora.

“Nelle prime settimane di marzo, tutte le persone ospitate da noi sono rientrate nelle loro case o in alloggi temporanei in affitto. Ogni 20 giorni continuiamo ad aiutare distribuendo a 200 famiglie buoni per cibo, prodotti per l’igiene e i carburanti. Per coloro che temono che le loro case non siano ancora sicure, abbiamo offerto ingegneri qualificati per valutare i danni in modo che possano ricevere assistenza finanziaria per la riabilitazione”, spiega Colmenares.

Oltre a un progetto per l’installazione di pannelli solari presso la Casa Don Bosco di Aleppo, in modo da non dipendere da combustibile e generatori durante le 22 ore al giorno in cui non c’è corrente, i Salesiani daranno vita a un altro progetto per garantire cure mediche e accompagnamento a più di 200 persone la cui salute cardiovascolare è peggiorata a causa del terremoto e delle successive scosse di assestamento.

Finora le organizzazioni salesiane a livello internazionale hanno coperto i bisogni della popolazione vittima del terremoto per un ammontare di 1,8 milioni di euro; solo “Misiones Salesianas”, la Procura Missionaria salesiana di Madrid, ha inviato quasi 400mila euro – destinati agli aiuti d’emergenza ad Aleppo e all’accoglienza presso la casa di Kafroun (oltre 100mila); alla risposta educativa ad Aleppo (77mila); all’installazione dei pannelli solari (50mila); e ai progetti di ricostruzione da realizzare nei prossimi mesi (160mila).

Fonte: Misiones Salesianas

InfoANS

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