RMG – I missionari salesiani si raccontano: il giovane François Tonga, dal Madagascar all’Albania

22 Maggio 2023

(ANS – Roma) – In questo mese di maggio il Settore per le Missioni ha organizzato un corso di orientamento speciale per i missionari già arrivati nelle loro terre di destinazione missionaria. Il corso, che si svolge in parte a Roma, in parte sui Luoghi Salesiani del Piemonte, è stato anche l’occasione per raccogliere alcune testimonianze sulla vita missionaria e sul primo impatto con la nuova realtà. A raccontarsi oggi, primo di sei missionari, è il giovane salesiano François Tonga, salesiano in formazione, originario del Madagascar e in servizio nell’Albania salesiana, appartenente all’Ispettoria dell’Italia Meridionale (IME).

Mi chiamo François Tonga, ho 28 anni, e sono un salesiano originario della Visitatoria salesiana “Maria Immacolata” del Madagascar (MDG). Ora, sono missionario in Albania. Sono membro della 153ª spedizione missionaria (2022), ma a causa del ritardo del visto non ho potuto partecipare al corso per nuovi missionari a settembre 2022.

In Albania ci sono tante opere salesiane, come parrocchie, oratori e scuole. Ogni giorno dal lunedì al venerdì, soprattutto al mattino, io, come tirocinante, lavoro come coordinatore delle classi dalla sesta alla terza della nostra scuola a Tirana. È una bella scuola, frequentata da oltre 800 bambini e giovani.

Come missionario dal Madagascar, la mia sfida adesso è imparare bene la lingua e la cultura albanesi. In un contesto in cui la maggioranza è composta da Musulmani, e dove i Cristiani, soprattutto i Cattolici, sono pochi, anche se non posso parlare direttamente di Gesù in pubblico, cerco di vivere con gioia la mia identità cristiana e religiosa salesiana. A scuola, testimonio la figura salesiana di Don Bosco attraverso la presenza e l’atteggiamento di assistenza tipicamente salesiano, anche con i bambini e ragazzi poveri di etnia Rom che vengono a studiare dai salesiani. Ecco qual è oggi il mio più grande impegno missionario!

La mia più grande gioia come missionario in Albania è l’accoglienza della comunità, soprattutto del popolo albanese. Devo dire che mi aiutano ogni giorno, sia i bambini, sia giovani, ed anche i genitori e i vari collaboratori. Nel contesto musulmano in cui mi trovo, le religioni non sono fonte di discordie o incomprensioni, anzi, esiste un grande e reciproco rispetto.

Sono veramente felice in Albania e prego quotidianamente per la gente d’Albania, specialmente per i giovani che incontro ogni giorno.

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