Il campo da gioco precedente era talmente malmesso da rendere difficile per gli studenti giocare. Era irregolare e pieno di fango e le porte da calcio erano prive di reti, costringendo i ragazzi ad inseguire il pallone dopo ogni gol. La donazione della Procura Missionaria salesiana che ha permesso il restauro del campo da gioco beneficia ora oltre 400 studenti che utilizzano regolarmente il campo.
Un salesiano attivo a Leopoli ha dichiarato: “Il nuovo campo sta portando una nuova vita per gli studenti, che sono più entusiasti di giocare a calcio e di usare il campo. Dall’inizio dell’anno scolastico, i salesiani e gli allenatori di calcio hanno condotto con entusiasmo lezioni e competizioni calcistiche sul campo accanto alla palestra e hanno organizzato un calendario delle attività per garantire un tempo di gioco equo per tutti. Al mattino il campo viene utilizzato dagli studenti e dopo mezzogiorno dai giovani della parrocchia salesiana di Pokrova”.
Il campo da gioco si trova nei pressi della città modulare di Mariapolis, allestita con il contributo della Famiglia Salesiana di tutto il mondo per ospitare gli ucraini sfollati interni, scappati dalle zone più calde del fronte bellico per rifugiarsi a Leopoli, ritenuta relativamente più sicura. Tra gli abitanti di Mariapolis ci sono molti bambini, ragazzi e giovani interessati alle attività sportive e al calcio, e l’obiettivo del progetto benefico, infatti, è sempre stato quello di raggiungere anche questi giovani, in modo che possano accedere al nuovo campo.
Il campo permetterà anche di auto-sostenersi economicamente, dato che i salesiani in determinate ore affittano anche la struttura per assicurarne la manutenzione.
Lukyan è uno dei beneficiari dell’iniziativa, che spesso va a giocare sul nuovo campo. Oggi Lukyan afferma che gli piace molto passare il tempo giocando a calcio e partecipando ad altre attività sportive. Lui stesso ricorda che prima della ristrutturazione era difficile, e in un certo senso anche pericoloso, giocarci, perché aveva molte buche nel terreno. Ora invece può divertirsi con i suoi amici su un campo regolamentare e sicuro, e appena gli è possibile, dopo la scuola o durante le pause, non vede l’ora di andare a giocarci.
Come tutti i bambini e i ragazzi della terra, dimenticandosi, per qualche tempo, della guerra.
Fonte: Salesian Missions