Con il motto Inviati a seminare speranza, che fa riferimento all’anno giubilare, l’ex seminario salesiano di Astudillo, che quest’anno celebra il centenario dell’arrivo dei salesiani, ha ospitato l’ultimo incontro formativo di preparazione per le persone che nei prossimi mesi faranno il volontariato in terre di missione.
Più di cinquanta persone hanno partecipato da ottobre ai processi formativi, di animazione e accompagnamento che suppone il Volontariato Missionario Salesiano di breve durata – organizzati dal Coordinatore Ispettoriale dell’Animazione Missionaria, il salesiano José Carlos Sobejano –, e di media-lunga durata – coordinato dal responsabile del Volontariato di Misiones Salesianas, Alejandro Vázquez –, insieme ad entrambe le squadre di formazione dei volontari. Incontri online e presenziali si sono conclusi domenica scorsa, festa dell’Ascensione, con la celebrazione della Messa d’Invio presieduta dall’Ispettore SSM, don Fernando García.
In totale, 23 opere salesiane di 15 Paesi (10 dell’America e 5 dell’Africa) accoglieranno i volontari che nelle prossime settimane si recheranno alle presenze salesiane di Bata (Guinea Equatoriale), Comayagüela (Honduras), Santa Isabel do Rio Negro e Porto Alegre (Brasile), Monte Salvado e Huancayo (Perù), Palabek (Uganda), Sarandí del Yi (Uruguay), Norte de Santander, Medellín e Cali (Colombia), San Pedro Carchá (Guatemala), Santa Cruz de la Sierra (Bolivia), Luanda (Angola), Tijuana, Colima e León (Messico), Santo Domingo e Barahona (Repubblica Dominicana), Lagos (Nigeria), Rosario (Argentina) e Inharrime (Mozambico).
Coloro che hanno svolto quest’anno il Corso di Volontariato di breve durata provengono per lo più da diverse opere salesiane, ma ci sono anche persone che si sono avvicinate per la prima volta alla spiritualità salesiana e ne sono rimaste affascinate. È il caso dei volontari di media-lunga durata, che hanno avuto accesso al programma attraverso amici e conoscenti, il web o la propria università, che ha dato loro l’opportunità di conoscere il lavoro missionario salesiano.
Il fine-settimana è servito a coltivare la fraternità tra tutti – partenti e non – attraverso giochi cooperativi e una cena interregionale condivisa grazie ai prodotti che ha fornito ogni partecipante; e anche per la revisione dei dettagli dei diversi viaggi. Ci sono stati momenti di preghiera e di presentazione delle destinazioni e dei progetti a cui parteciperanno i volontari. Attraverso un emozionante video tutti i volontari hanno ricevuto il sostegno e l’incoraggiamento delle loro famiglie e dei loro ambienti di provenienza, e grazie ad un altro montaggio audiovisivo, anche il benvenuto e l’accoglienza delle case salesiane che tra qualche settimana li accoglieranno.
Domenica 1° giugno si è celebrata l’Eucaristia dell’invio, ricca di simboli e messaggi, con la consegna della croce missionaria e la maglietta con lo slogan “Volontari per sempre”. Nell’omelia pronunciata dall’Ispettore SSM è risuonato con forza il messaggio del Vangelo della domenica: “Come i discepoli, oggi i Volontari ricevono la benedizione di Gesù mettendosi in cammino con grande gioia”. E poi don García ha concluso invitando i volontari “a vivere essendo missione della Buona Novella tra coloro ai quali sono inviati”.
La croce del Volontariato Missionario Salesiano, proposta dalla Congregazione Salesiana, è la stessa che ricevono i volontari salesiani in tutto il mondo. Rappresenta un simbolo di unità salesiana per riflettere il servizio e la solidarietà, “un impegno assunto dai giovani all’interno delle comunità salesiane, spinti dalla fede e ispirati dagli insegnamenti e dalla spiritualità di Don Bosco”.
Le persone inviate nel programma di Volontariato Missionario Salesiano (VMS) parteciperanno a progetti con minori in situazione di vulnerabilità. Il loro lavoro nelle opere salesiane sarà quello di accompagnare, ascoltare e aiutare nelle attività scolastiche e nel tempo libero. Comincia così per loro un viaggio che segnerà le loro vite e che continuerà anche dopo il rientro a casa, con la condivisione delle esperienze vissute e nel mantenimento in se stessi dello spirito missionario.