Una vocazione salda e missionaria
Bartolomeo Giaccaria nacque l’11 settembre 1932 e fu battezzato pochi giorni dopo, il 14 settembre. Ricevette la Cresima il 15 agosto 1940. Entrò nella Congregazione Salesiana nel 1945, nella casa salesiana di Chieri, ed iniziò il noviziato a Monte Oliveto (Pinerolo) nel 1950. Emise la prima professione religiosa nel 1951 e quella perpetua nel 1957, a Campo Grande. Fu ordinato sacerdote l’8 dicembre 1961, a San Paolo (quartiere Bom Retiro), da Mons. Lourenço Rolim Loureiro.
Giunse in Brasile il 29 novembre 1954 e ottenne la cittadinanza brasiliana il 10 aprile 1986. Completò la sua formazione teologica presso l’Istituto Pio XI, a San Paolo, e si specializzò in antropologia con un corso post-laurea presso l’Universidade de Brasília, nel 1980.
Un missionario instancabile
Fin dal suo arrivo in Brasile, don Giaccaria ha operato in numerose località: Lucélia, Sangradouro, São Marcos, Nova Xavantina e Brasília. Fu assistente, insegnante, infermiere, parroco, economo e missionario itinerante. Nel 1998 fu nominato parroco della parrocchia personale “São Domingos Sávio” degli indigeni Xavante, a Nova Xavantina, ministero che svolse con dedizione fino al 2021, quando si trasferì a Campo Grande per ricevere cure mediche.
La “pomata del padre”: medicina e saggezza tradizionale
Una delle sue iniziative più conosciute è la preparazione di una “pomata miracolosa”, realizzata con erbe medicinali locali. Il rimedio divenne ampiamente utilizzato nelle comunità Xavante per trattare problemi cutanei come pruriti, irritazioni e ferite. Don Giaccaria produceva anche saponi, oli e sciroppi naturali, sempre distribuiti gratuitamente alle comunità indigene.
Educazione bilingue e valorizzazione culturale
Visionario come Don Bosco, don Giaccaria comprese fin dall’inizio l’importanza dell’istruzione bilingue e della salvaguardia della cultura indigena. Nel 1957 pubblicò un dizionario xavante-portoghese con oltre mille voci, seguito da una cartella bilingue adottata nelle scuole indigene. Il suo contributo fu fondamentale per rafforzare l’identità culturale del popolo Xavante e per garantire il diritto all’educazione nella loro lingua madre.
Riconoscimenti accademici e lascito spirituale
Nel 2015 ricevette il titolo di Dottore Honoris Causa dall’Universidade Católica Dom Bosco (UCDB), in riconoscimento del suo impegno nella ricerca, nell’educazione e nella protezione delle culture indigene, in particolare dei popoli Bororo e Xavante.
Nonostante l’età avanzata, ha continuato ad essere attivo fino a pochi anni prima della sua morte, offrendo corsi di formazione, orientando giovani insegnanti e producendo materiali didattici e medicinali.
Nel 2021 si trasferì definitivamente a Campo Grande per motivi di salute. Fu succeduto nella parrocchia da don Aquilino Tseré ub’õ Tsirui’á, il primo sacerdote di etnia xavante, che ha proseguito la missione da lui avviata decenni prima.
Un esempio immortale
La scomparsa di Don Bartolomeo Giaccaria rappresenta l’addio non soltanto ad un valido Figlio di Don Bosco e sacerdote, ma anche ad un simbolo di dedizione, empatia e lotta per la giustizia e la dignità dei popoli originari. Il suo lascito umano e missionario, tuttavia, resta vivo nel cuore del popolo Xavante e di tutti coloro che credono in una Chiesa impegnata con i più poveri e dimenticati.