La giornata si è aperta con la Celebrazione Eucaristica, presieduta dal Rettor Maggiore, Don Fabio Attard, che ha offerto una riflessione sul Vangelo, invitando la Famiglia Salesiana a essere sempre centrata su Gesù e sulla sua chiamata. Nell’omelia, il Rettor Maggiore ha sottolineato due aspetti fondamentali:
- Dare primato allo Spirito Santo come guida nella vita e nella missione.
- Vivere la fede con autenticità, mettendo al centro non il “fare”, ma l’essere testimoni del Vangelo.
“Essere autentici testimoni significa vivere una fede che parla attraverso la nostra presenza e la nostra capacità di amare, proprio come Don Bosco ha fatto con i giovani,” ha affermato Don Fabio Attard.
Intervento del Rettor Maggiore: Identità e Missione
Il Rettor Maggiore nel suo intervento ha definito il Capitolo Generale 29 un’esperienza significativa, che richiama la Famiglia Salesiana a vivere con passione la propria identità in Cristo e a dedicarsi con autenticità ai giovani, cuore della proposta salesiana.
Ha sottolineato come viviamo in un’epoca di cambiamenti radicali, che pongono domande nuove e complesse. “La vera sfida è avere l’umiltà di ascoltare, senza rispondere con schemi del passato,” ha affermato don Fabio, evidenziando che l’autenticità della missione non risiede nel “fare”, ma nella presenza.
La presenza salesiana, se autentica, è sempre significativa, poiché il bene non lascia mai nessuno indifferente. Mettere la persona al centro, come Don Bosco ha fatto con Bartolomeo Garelli, significa testimoniare il Vangelo con amore, trasformando le strutture in strumenti di missione e non semplicemente in operatività.
Lavori di gruppo e condivisione
La mattinata è proseguita con i lavori di gruppo, organizzati in un clima di conversazione nello Spirito. I partecipanti hanno riflettuto su tre temi principali:
- Risonanze emerse dall’intervento del Rettor Maggiore.
- Proposte per la Strenna 2026, ispirate al carisma salesiano e alle sfide del nostro tempo.
- Suggerimenti per il cammino condiviso della Famiglia Salesiana nei prossimi anni.
Le conclusioni dei gruppi sono state poi condivise in plenaria, offrendo spunti concreti e idee innovative per il futuro della missione.
La veglia di Pentecoste a San Pietro
Nel pomeriggio, i partecipanti si sono recati in Vaticano per partecipare alla Veglia di Pentecoste, con i movimenti, le associazioni e le nuove comunità, presieduta da Papa Leone XIV nella piazza di San Pietro. Questo momento, vissuto con solennità e raccoglimento, ha rappresentato un’esperienza di grande significato spirituale per la Famiglia Salesiana.
La Veglia ha sottolineato il ruolo dello Spirito Santo come guida della Chiesa e della missione cristiana, offrendo ai presenti un’occasione per rinnovare il proprio impegno alla luce del Vangelo. La partecipazione della Consulta a questo evento ha rafforzato il senso di comunione universale e il legame con la Chiesa, evidenziando il ruolo della Famiglia Salesiana come presenza profetica e missionaria.
La giornata di sabato è stata fondamentale per la Consulta Mondiale della Famiglia Salesiana, offrendo riflessioni, dialogo e momenti di intensa spiritualità. Dalla Celebrazione Eucaristica alla Veglia di Pentecoste, ogni momento ha consolidato il legame tra fede, identità e missione.