Radicati nella realtà, ispirati dalla missione
Il risultato è il Piano Strategico 2025–2027: non solo un documento, ma un sogno condiviso: sostenere il Volontariato Missionario Salesiano a livello globale attraverso strumenti fondamentali, formazione e accompagnamento.
“Questo è il nostro secondo piano strategico – ha dichiarato un membro dell’advisory team – e il cuore di tutto è semplice: vogliamo promuovere l’esperienza del volontariato missionario in tutta la Congregazione. Vogliamo che sempre più giovani scoprano la gioia di donarsi alla missione”.
In ascolto della Congregazione: il CG29 come guida
Questo piano non nasce dal nulla. È frutto della riflessione scaturita dal Capitolo Generale 29 (CG29) e dei dialoghi su sinodalità, giovani e corresponsabilità nella missione.
Al cuore del progetto, il piano riecheggia due forti appelli del CG29:
– Lavorare insieme tra settori, con una leadership condivisa e collaborativa.
– Affidare sempre più la missione ai giovani laici, camminando con loro, formandoli e ascoltando la loro voce.
Ogni parte del piano riflette il desiderio di costruire connessioni, accompagnare processi e creare spazi per una formazione accessibile, contestuale e autenticamente missionaria.
Un lavoro che “nasce dalla realtà” – Don Fabio Attard
Durante i suoi lavori di revisione e programmazione l’Advisory Team del VMS ha anche incontrato il Rettor Maggiore, Don Fabio Attard, che ha offerto non solo incoraggiamento, ma anche profonde riflessioni e un orizzonte spirituale.
“Sono molto felice che esista questo gruppo – ha detto Don Attard –. Esso nasce dalla realtà”.
Ha ricordato all’Advisory Team che il suo compito non è costruire nuove strutture, ma restare uno spazio di discernimento, animazione e accompagnamento. “Anche ciò che non realizziamo è un’opportunità” ha affermato. Ha invitato il gruppo a riflettere sul fatto che l’esperienza del volontariato è un’esperienza vissuta, dove non si fa semplicemente qualcosa, ma si diventa ciò che si è chiamati ad essere.
Don Attard ha sfidato tutti a pensare alla formazione in modo diverso: “Come vengono formati i nostri volontari? Fanno parte di un processo – o stanno solo facendo un servizio? La formazione non riguarda solo i contenuti. Il punto è aiutare i giovani a respirare il carisma di Don Bosco”.
L’XI Successore di Don Bosco ha anche evidenziato una realtà cruciale: l’accompagnamento dei giovani è cruciale. Le sue parole hanno ricordato a tutti i presenti che il compito dell’Advisory Team non è solo organizzativo, quanto profondamente spirituale. “La dimensione carismatica deve essere respirata dentro e fuori”, ha dichiarato, esortando ad agire di conseguenza, perché i giovani se lo meritano.
Il Piano: Formare, Connettere, Animare
Il piano strategico si concentra su tre ambiti principali:
- Sviluppare spazi e processi in cui la formazione, la collaborazione e la creazione di reti possano accompagnare e sostenere i Coordinatori del VMS.
- Sviluppare spazi e processi in cui la formazione, la collaborazione e la creazione di reti possano accompagnare e sostenere gli altri attori del VMS.
- Governance e funzionamento efficaci dell’Advisory Team per garantire lo sviluppo del VMS al servizio della missione salesiana.
L’attenzione, dunque, non è sul fare più cose, ma sul farle insieme e farle bene.
Una cultura globale del dono
Il sogno è più grande di qualsiasi piano d’azione. L’Advisory Team spera di promuovere un movimento, una cultura in cui i giovani siano accolti con fiducia, accompagnati e invitati a qualcosa di più grande di loro stessi.
“Vogliamo promuovere un movimento che aiuti i giovani a sviluppare il proprio potenziale, attraverso le nostre strutture attuali, e a donarsi alla missione”, ha condiviso un membro del team. “È questo ciò di cui si tratta, in fin dei conti”.
Con il continuo sostegno del Rettor Maggiore, del Consiglio Generale e delle Ispettorie, questo nuovo capitolo del Volontariato Missionario Salesiano sta prendendo forma – non dall’alto verso il basso, ma dal cuore verso l’esterno.
A ogni Salesiano: questa è anche la tua missione
Per questo l’Advisory Team rilancia: “A tutti i Salesiani di Don Bosco, collaboratori laici nella missione, animatori, coordinatori e formatori: questo è un invito a camminare insieme.
Costruiamo questo movimento con i giovani. Accompagniamoli con coraggio e tenerezza. Creiamo una cultura missionaria che non si limiti a fare del bene, ma che riveli chi siamo.
Come ci ha ricordato Don Attard: ‘Educare significa seminare. Il cammino è fondato sulle persone’.
E nell’esperienza del volontariato missionario, quel cammino continua oggi, con un cuore audace, che semina speranza ovunque andiamo”.