L’obiettivo è stato non solo quello di fornire sostegno materiale, ma anche di offrire assistenza fraterna e conforto emotivo alle famiglie devastate da questo disastro naturale.
Complessivamente, sono state aiutate circa 4.000 persone, pari a 1.200 famiglie, tutte gravemente colpite dal recente sisma che ha colpito la regione di Sagaing. Sono stati distribuiti generi alimentari di prima necessità e beni di uso quotidiano per aiutare ad alleviare le difficoltà immediate della popolazione locale.
La Congregazione Salesiana ha contribuito in modo significativo con la donazione di 600 sacchi di riso e derrate di alimenti fondamentali per il sostentamento quotidiano nella regione. Anche gli altri gruppi religiosi che hanno sostenuto l’iniziativa hanno contribuito con significative donazioni di sapone, verdure, spezie, repellenti per insetti e articoli per l’igiene personale. Si tratta di prodotti indispensabili, soprattutto nei rifugi temporanei e in condizioni di crisi.
Oltre all'aiuto materiale, come detto, è stato dato un profondo sostegno umano. I membri della missione hanno trascorso momenti significativi con i residenti locali, offrendo parole di incoraggiamento, ascoltando le loro storie e semplicemente essendo presenti per condividere il loro dolore e la loro speranza. Questa presenza pastorale è stata una parte altrettanto importante della missione, sottolineando l'impegno della Chiesa ad accompagnare coloro che soffrono.
“Siamo venuti non solo per dare, ma per stare con le persone, per ascoltarle, confortarle e rassicurarle che non sono state dimenticate – ha condiviso don Bosco Zeya Aung, Superiore della Visitatoria salesiana del Myanmar – La nostra presenza, unita nella fede e nella fraternità, è un piccolo ma sentito gesto d'amore della Chiesa universale”.
L'iniziativa di sensibilizzazione riflette il continuo impegno della Chiesa cattolica in Myanmar a servire i più vulnerabili, in particolare in tempi di crisi. Nello spirito di carità e comunione, lo sforzo collaborativo ha ricordato a tutti i partecipanti la chiamata evangelica ad essere vicini a chi è nel bisogno.
Mentre le famiglie colpite dal terremoto di Min Kun iniziano il lento processo di ricostruzione delle loro vite, la presenza della Chiesa ha portato più di un semplice aiuto materiale: ha rinnovato la speranza.
