Italia – “Note di vita”: la Vita Consacrata incontra la città al Tempio Don Bosco di Roma

10 Ottobre 2025

(ANS – Roma) – Incontro, accoglienza, dialogo, testimonianza, curiosità, allegria, abbracci… Tutto questo è andato in scena nella serata di giovedì 9 ottobre 2025 presso Piazza Don Bosco a Roma, dove i consacrati e le consacrate della Famiglia Salesiana hanno animato uno dei tre appuntamenti previsti per la rassegna “Note di Vita”, evento promosso dal Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica in occasione del Giubileo della Vita Consacrata (8-12 ottobre 2025). “Cura e custodia del creato – Tutela dell’ambiente” è stato il tema guida della serata, trascorsa tra danze, testimonianze, canti e laboratori tematici, in un clima di armonia e fraternità.

Aperto dai saluti iniziali di don Giorgio Mocci, Direttore e Parroco dell’opera che ha ospitato la serata, l’evento è stato guidato da un giovane salesiano, Anthony, e da una giovane Figlia di Maria Ausiliatrice, suor Karen, i quali, con lo stile proprio dei seguaci di Don Bosco hanno animato il palco e tutti i presenti. “La cura dell’ambiente non è un’opzione per i religiosi di oggi, ma parte fondamentale della nostra missione” ha subito chiarito la religiosa, ricordando Papa Francesco e la sua enciclica Laudato Si’, che invita a una conversione ecologica integrale: “Non solo azioni esterne, ma anche uno sguardo spirituale che riconosce nella natura un fratello e una sorella che Dio ci ha affidato” ha proseguito.

Dopo la toccante esibizione dello spettacolo di danza-teatrale “Rami di Speranza”, appositamente elaborato per il Giubileo della Speranza e messo in scena dalla coreografa Sonia Nifosi con oltre 30 artisti e ballerini, il frate francescano Francesco Zecca si è reso disponibile per un’intervista. Attivo a Taranto, città che ospita la più grande acciaieria d’Europa e che negli ultimi anni è stata posta di fronte al dilemma di un’impossibile scelta tra la salute e il lavoro, il religioso ha raccontato di come sia impegnato a “riattivare la speranza” attraverso due associazioni e di un’impresa sociale che ha come centro l’ecologia integrale, e che s’impegna a promuovere due principi fondamentali: “la fraternità e la cura”.

Un altro bel momento di arte e riflessione si è vissuto poi con la trasposizione musicale del Cantico delle Creature ad opera del musicista e arrangiatore Flavio Zampa, realizzatore di progetti musicali che uniscono la dimensione sociale e spirituale, e che da qualche tempo vive a La Verna, luogo in cui San Francesco d’Assisi ha ricevuto le stigmate.

Il culmine del coinvolgimento è stato raggiunto con il laboratorio che ha fatto partecipare tutti i presenti a delle riflessioni ecologiche a partire dai quattro elementi: terra, aria, acqua, fuoco. È stato un momento importante, guidato da giovani religiosi e religiose in formazione, per ricordare a ciascuno che nessuno è spettatore nell’impegno per la cura del Creato, ma che tutti sono chiamati a fare la propria parte. E in un clima di allegria e di festa, prima di tornare seduti ad ascoltare i successivi interventi, tutti sono stati invitati a partecipare alla danza della “Madre Terra”.

Dopo la musica e la gioia c’è stato ancora spazio per le riflessioni, attraverso il confronto con don Joshtrom Kureethadam, già Coordinatore del Settore di “Ecologia & Creato” al Dicastero Vaticano per lo Sviluppo Umano Integrale, e ora docente ordinario all’Università Pontificia Salesiana. Intervistato dai due conduttori, il salesiano ha parlato dell’originalità della Laudato Si’ di Papa Francesco; ha illustrato il significato autentico di “Ecologia Integrale”, che abbraccia contemporaneamente le questioni ambientali, sociali ed economiche della crisi ecologica in atto; ha esortato i religiosi a dare il loro specifico contributo; e ha concluso con un messaggio di speranza.

Dopo la preghiera conclusiva della serata, che ha radunato tutti in un affidamento a Dio del proprio impegno per la cura della Casa Comune, la serata ha trovato il suo compimento con la buonanotte del Card. Ángel Fernández Artime, Pro-Prefetto del Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, nonché Rettor Maggiore Emerito.

Felice di sentirsi “di nuovo a casa”, il Cardinale salesiano ha lodato l’atmosfera di armonia che ha pervaso l’intero evento, e ha osservato come “quando si tocca tanta bellezza è difficile capire come sia possibile poi rovinare la Creazione!”. Poi, ha sottolineato la varietà, la ricchezza e la centralità della Vita Consacrata, ben valorizzate da questo Giubileo. “È una realtà piccola, tra 1.400 milioni di cattolici, però è come un braccio che non si può perdere, perché è molto significativo” ha affermato.

Infine, ha concluso, anch’egli con un accento di speranza, osservando come, nonostante il Creato continui ad essere ferito in molti modi e in molte parti del mondo, “la consapevolezza sta crescendo sempre più, e veramente si stanno facendo tanti passi per la cura del Creato, la giustizia sociale la fraternità”.

InfoANS

ANS - "Agenzia iNfo Salesiana" - è un periodico plurisettimanale telematico, organo di comunicazione della Congregazione Salesiana, iscritto al Registro della Stampa del Tribunale di Roma, n. 153/2007.

Questo sito utilizza cookie anche di terze parti, per migliorare l'esperienza utente e per motivi statistici. Scorrendo questa pagina o cliccando in qualunque suo elemento, acconsenti all'uso dei cookie. Per saperne di più o negare il consenso clicca il tasto "Ulteriori informazioni".