Come ha scritto Madre Chiara Cazzuola, Superiora Generale dell’Istituto FMA, “anche noi, insieme alle comunità educanti e ai tanti giovani che incontriamo, possiamo risplendere come piccole luci nel quotidiano ed essere segni dell’amore preveniente e misericordioso del Padre, come è stata suor Maria Troncatti”.
La novena, composta da suor Luigina Silvestrin, dell’Ispettoria FMA “Santa Maria Domenica Mazzarello” del Triveneto (ITV), propone alcune riflessioni e preghiere sul tema “Mani che curano, guariscono e costruiscono pace”.
Il testo è stato elaborato sulla base di un’omelia di don Pierluigi Cameroni, Postulatore Generale delle Cause dei Santi della Famiglia Salesiana, che presentava la figura e alcune caratteristiche della futura santa proprio a partire dalle mani.
L’evento della canonizzazione della prima Figlia di Maria Ausiliatrice dopo la Confondatrice dell’Istituto, Santa Maria Domenica Mazzarello, costituisce un dono e un appello, come ha spiegato ancora Madre Chiara Cazzuola: “Contemplando il volto più bello dell’Istituto – santa Maria Domenica Mazzarello, suor Maria Troncatti prossima alla canonizzazione, le nostre beate e serve di Dio che hanno vissuto in piena fedeltà le Costituzioni – apriamo il nostro cuore alla grande Speranza, con la grazia e l’audacia che provengono da Dio. Con gratitudine cantiamo il Magnificat per la santità riconosciuta dalla Chiesa in queste sorelle e per molte altre che vivono il quotidiano, donando amore, speranza e gioia”.
La recente Esortazione Apostolica di Leone XIV, Dilexi Te, sottolinea come la santità sia il frutto della cura per i poveri, da sempre considerati “il tesoro della Chiesa”. Don Bosco, citato al n° 70, fu modello e ispiratore di un modo speciale di educazione dei poveri attraverso il Sistema Preventivo.
La Beata Maria Troncatti, la “Madrecita buena”, come era chiamata da tutti coloro che avvicinava, considerava i poveri, gli orfani, le giovani maltrattate, i moribondi… come il suo unico interesse. Per loro era pronta ad affrontare pericoli e fatiche, dimostrando una carità materna che di ciascuno si prendeva cura personalmente.
Si legge nel Summarium elaborato sulla vita di suor Troncatti: “La predilezione fattiva di suor Maria per i più poveri, i bisognosi, gli abbandonati è nota dalla sua vita… non potendo più lavorare (ha 84 anni e un po’…) si trattiene in ospedale e sorveglia e attende ai poveri selvaggi che vengono a raccontarle sofferenze e preoccupazioni”.
Le mani di suor Troncatti, oggi, divengono un dono e un modello: attingendo alla forza dello Spirito Santo, all’amore del Cristo Crocifisso, il cuore diviene capace di gesti semplici, ma efficaci di vicinanza, di cura e di pace.
Il testo della novena è disponile, in italiano, qui.
