Nel suo messaggio Don Attard cita le Memorie Biografiche per ricordare come l’opzione missionaria intrapresa da Don Bosco portò subito una ventata di novità positive a Valdocco: “Si videro allora moltiplicarsi le vocazioni allo stato ecclesiastico; crebbero anche sensibilmente le domande di ascriversi alla Congregazione, e un ardore nuovo di apostolato s’impadronì di molti che vi erano ascritti” (MB XI, 148). “Fu un momento di Pentecoste per la Congregazione”, osserva il Rettor Maggiore.
L’attuale contesto sociale globale richiede anche oggi uomini pronti a lasciare tutto per seguire il Signore. “Guerre, violenze, migrazioni forzate, crisi ecologiche, distrazioni digitali, intelligenza artificiale e frammentazione culturale ci interpellano quotidianamente” osserva ancora Don Attard.
Che per questo rilancia: “Mi rivolgo oggi con un rinnovato appello missionario a ogni cuore salesiano, in ogni angolo del mondo: la missione non è finita. La missione è adesso”. L’invito è a “prendere sul serio questo appello” e a fare “un discernimento coraggioso, orante e sincero” per rispondere alle necessità della Congregazione “nelle periferie dove Cristo già ci attende”.
Il testo completo dell’appello del Rettor Maggiore – con anche l’indicazione dettagliata dei Paesi e delle circoscrizioni individuati per le missioni – è disponibile a fondo pagina in italiano, inglese, spagnolo, francese e portoghese.
