Madagascar – Il passato è in una baraccopoli. Il presente è una nuova opportunità a Clairvaux

18 Aprile 2017

(ANS – Antananarivo) – Anche se per molti è noto soprattutto come meta turistica, il Madagascar è anche uno dei paesi più poveri al mondo, dove la metà della popolazione è costretta a sopravvivere con meno di 100 Ariary (circa 3 centesimi di Euro) al giorno, e i tre quarti dei malgasci abitano nelle baraccopoli. In una situazione tale di estrema povertà e degrado è ancora più preziosa l’opportunità che il “Centre Notre Dame de Clairvaux” dei Salesiani offre ai giovani malgasci.

Ad Antananarivo, Capitale del Madagascar, molti abitanti non dispongono dell’elettricità, né dell’acqua corrente. Intere famiglie senza un tetto affollano le strade dei quartieri periferici, collegate da piste di sabbia e terra battuta raggiungibili solo con i fuoristrada, e improvvisano ripari di fortuna con cartone, plastica o legno, tutti materiali facilmente infiammabili, specie nella stagione secca.

A circa 15 chilometri da Antananarivo, sull’altopiano centrale, c’è il centro di Clairvaux, un’opera salesiana che accoglie gratuitamente ragazzi orfani o in grave difficoltà economica e familiare e assicura loro l’istruzione scolastica e corsi di formazione professionale.

Il Centro di Clairvaux ha un convitto che ospita oggi 100 ragazzi dai 13 ai 18 anni e altrettanti ragazzi che accedono come esterni ai corsi di formazione professionale. Accoglie ad esempio Heritiana, abbandonato ancora in fasce dal padre, e costretto a passare l’infanzia per strada: oggi frequenta un corso professionale per diventare muratore e vuole imparare bene il mestiere per potersi costruire la casa che non ha mai avuto.

Oppure c’è Haja, che sta studiando per diventare falegname. È il più grande di 7 fratelli e sorelle ed è rimasto orfano di madre. Proviene anche lui dalla miseria delle bidonville, ma a Clairvaux ha trovato una casa e può contare sull’affetto che gli era stato negato. E fino a luglio scorso c’era anche Charles, scappato da casa per sfuggire alle torture paterne: ora Charles ha finito il corso di meccanico saldatore e lavora in un’officina meccanica.

Presso il centro di Clairvaux i Salesiani provvedono a tutte le necessità degli ospiti, dal vitto (ogni giorno sono preparati e serviti più di 1000 pasti gratuiti) ai vestiti, alle cure mediche, all’organizzazione delle attività formative scolastiche (primo ciclo inferiore e formazione professionale in 5 filiere diverse) ed extrascolastiche.

A Clairvaux Heritiana, Charles, Haja e tanti altri loro compagni si sono lasciati alle spalle il passato drammatico della strada, delle violenze familiari, della mancanza di una casa e hanno trovato amici, educatori e insegnanti che si sono presi cura di loro e gli hanno messo in mano una chiave di accesso ad un futuro carico di speranza.

Per ulteriori informazioni visita il sito: “Missioni Don Bosco

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